VENERDÌ 08 APRILE – QUINTA SETTIMANA DI QUARESIMA [C]
Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre.
Quali sono le opere che Gesù deve compiere? L’obbedienza ad ogni Parola che il Padre ha scritto per lui. Questa obbedienza deve giungere fino alla morte per crocifissione. Anche la crocifissione sul Golgota è Parola del Padre. Anche questa lui deve compiere con perfetta e piena obbedienza. Parola e Cristo sono una cosa sola. Vangelo e Cristo sono una cosa sola. Cristo e obbedienza alla Parola sono una cosa sola. La morte per crocifissione è l’ultima “opera visibile” del Padre. Attraverso questa ultima opera il mondo deve credere che veramente Lui è dal Padre. Il Vangelo attesta che il centurione proprio vedendo questa ultima opera ha confessato la verità di Cristo Gesù: “Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!» (Mt 27,54).
Ecco la prima profezia di Gesù sul suo innalzamento: “Di nuovo disse loro: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite»” (Gv 8, 21-29).
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Ecco la seconda profezia sempre di Gesù sempre sul suo innalzamento: “Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore.
Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire (Gv 12,23-33). È sulla croce che Gesù proclama al mondo intero che tutte le Parole del Padre scritte per Lui si sono compiute. Veramente Gesù ha fatto tutte le opere del Padre.
LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 10,31-42
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È sufficiente che mettiamo da una parte tutte le Parole del Padre e dall’altra tutta la vita di Cristo Gesù, dall’istante del suo concepimento fino al giorno in cui è salito al cielo dopo la sua gloriosa risurrezione, è sarà possibile affermare che nessuna Parola è rimasta senza compimento. Poiché tutte si sono realizzate in Lui, Lui il vero Cristo, il vero Messia, il vero Salvatore, il vero Redentore, il solo Mediatore tra Dio e l’umanità. Non c’è nessun altro vero Cristo perché in nessun altro queste parole si sono compiute. Non potrà esistere né oggi e né domani un altro vero Cristo, perché ormai tutte le Parole si sono compiute ed esse sono state date per una sola persona: per il vero Cristo di Dio. Avendo oggi il cristiano perso la fede nella Parola di Cristo, ha perso anche la fede nel vero Cristo. Ogni cristiano oggi predica un falso Cristo. Da cosa ci accorgiamo che predica un falso Cristo? Dalla falsa parola che attribuisce a Cristo Signore. La Madre nostra ci riconduca tutti nella vera fede.