LUNEDÌ 08 AGOSTO – DICIANNOVESIMA SETTIMANA T. O . [C]
Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».
Scandalo è azione o parola peccaminosa, ingiusta, non conforme alla Legge del Signore, oppure non rispettosa delle virtù sia teologali che cardinali, proferita o compiuta dinanzi ad altre persone. Gesù dice che è beato chi non trova in lui motivo di scandalo: “Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!»” (Mt 11,2-6). Costui è beato perché ha mente e cuore puri. È persona capace di grande discernimento. Gesù mai ha detto o fatto qualcosa che non fosse purissima mozione dello Spirito Santo. Lui sa cosa potrebbe creare scandalo e lo evita con grande cura. Gesù cammina nella Volontà del Padre suo sempre. È mosso dallo Spirito Santo sempre. Osserva tutta la Legge sempre. Ha operato e detto solo il bene sempre. Mai ha detto una sola Parola fuori luogo o fuori posto. In ogni risposta è stato illuminato e guidato dalla saggezza soprannaturale, divina, eterna nella quale cresceva giorno per giorno. Perché allora ci si scandalizza di Lui? Perché gli uomini hanno un’altra legge, un’altra parola, un altro codice di comportamento. Gesù cammina con il codice del Padre. I Giudei con il codice degli uomini. Gesù cammina con il codice del Cielo.
In una lunga discussione con i Giudei, Gesù ha solennemente affermato che nessuno di loro potrà mai dimostrare che lui ha peccato: “A queste sue parole, molti credettero in lui. Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro». Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non siete da Dio» (Gv 8,30-47).
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LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 17,22-27
Neanche Pilato è riuscito a dimostrare che Gesù avesse peccato. Il sommo sacerdote lo ha accusato di bestemmia, ma senza dimostrare la falsità di Gesù. Gesù invece aveva solo affermato la sua più alta verità. La storia mai potrà dimostrare che Gesù ha peccato. Non solo la storia, ma neanche l’eternità. Nessun uomo che verrà sulla terra potrà dimostrare che Gesù abbia commesso qualcosa di male.
Lui è stato il sommo giusto, il sommo santo, il sommo vero e perfetto. Quando si può accusare Gesù di peccato o di scandalo? Quando usiamo il codice degli uomini, che è un codice di cattiveria, falsità, malvagità, stoltezza, insipienza. Con questo codice ogni parola di Gesù è dichiarata falsa e ogni azione non conforme alla legge, ma si tratta della legge degli uomini e delle loro tradizioni. Mai della Legge di Dio e della sua divina volontà. La Madre di Dio e Madre nostra ci aiuti perché ogni scandalo da noi sia sempre evitato.
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