Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 7 Novembre 2022

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LUNEDÌ 07  NOVEMBRE – TRENTADUESIMA  SETTIMANA DEL T. O. [A]

Disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!

Il cristiano è chiamato ad essere nel mondo perfetta immagine di Gesù Signore. Come in Cristo Gesù non c’è alcuna ombra di peccato, né grave e né lieve – Lui ha fatto sempre tutta e solo la volontà del Padre suo con l’aiuto dello Spirito Santo e sempre da Lui mosso e condotto, guidato e sorretto – così dovrà essere per ogni discepolo del Signore. Scandalo è ogni macchia visibile di peccato, di vizio, di trasgressione della Parola del Signore che il cristiano porta nel suo corpo e nel suo spirito.

L’Apostolo Paolo sapendo che lo scandalo può provocare gravi danni agli altri discepoli di Gesù, specie a quanti sono ancora piccoli nella fede, dona una regola che tutti noi dobbiamo osservare: Non è la nostra coscienza che deve decidere ciò che si può fare o non si può fare. Ciò che per la nostra coscienza potrebbe essere non peccato, non trasgressione della Parola, per un’altra coscienza potrebbe essere invece peccato. Allora il cristiano, sapendo questo, deve astenersi dal compiere quell’azione. Glielo vieta la coscienza del fratello.

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Questo significa per l’Apostolo Paolo che è la coscienza del corpo di Cristo che deve governare la nostra vita e non la nostra personale coscienza. Seguire la coscienza del corpo di Cristo diviene così obbligo per ogni discepolo di Gesù. Ecco perché sono in grande errore tutti coloro che antepongono la loro coscienza dinanzi alla verità, alla santità, alla giustizia, all’obbedienza che sempre deve governare il corpo di Cristo. Con il battesimo non siamo più persone isolate, ognuna vivente nel suo piccolo o grande mondo. Con il battesimo diveniamo corpo di Cristo, vero corpo di Cristo. Nel corpo di Cristo si deve assumere la coscienza del corpo di Cristo e questa coscienza è quella di Cristo Gesù.

Ecco la grande novità che si compie in noi con il battesimo: ognuno rinuncia alla propria coscienza, per assumere la coscienza di Cristo. La coscienza di Cristo è la coscienza di ogni altro membro. Se io assumo la coscienza di chi è debole nella fede, secondo questa coscienza sempre devo agire. Noi invece gridiamo, protestiamo, ci ribelliamo quando ci viene chiesto il sacrificio della nostra coscienza per assumere la coscienza del corpo di Cristo. Ciò rivela che ancora non viviamo come vero corpo di Cristo. Vogliamo vivere come singole persone separate le une dalle altre. Tutto questo è distruzione del corpo di Cristo. Chi distrugge il corpo di Cristo, è se stesso che distrugge.

L’Apostolo Paolo conoscendo bene i danni che provoca lo scandalo, esorta i discepoli di Gesù ad essere esemplari in ogni cosa, in ogni momento della loro vita, sia esso momento di serenità o anche momento di grande afflizione, tribolazione, persecuzione: “Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto! (2Cor 6,3-10). Chi non commette peccato di scandalo è perfetto. Non lo commette chi vive con la coscienza del corpo di Cristo.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 17,1-6

Oggi Gesù insegna ai suoi discepoli che essi vivranno sempre in un mondo fatto di scandali. Essi devono stare attenti perché nessuno scandalo sorga nel mondo attraverso la loro vita. Per questo essi dovranno sempre rimanere, abitare nella Parola, sempre condotti e guidati dallo Spirito Santo.

Essi non solo dovranno evitare lo scandalo attivo, lo scandalo da essi prodotto. Devono anche evitare lo scandalo passivo ed è lo scandalo degli altri che potrebbe inquinare il loro cuore, la loro mente, il loro spirito. In questo scandalo oggi stanno cadendo tutti i discepoli di Gesù. Essi stanno lasciando con gravissima loro responsabilità che il pensiero del mondo, che è pensiero contro Cristo e contro la sua purissima verità di salvezza e di redenzione, distrugga nel loro cuore e nella loro mente tutto il mistero di Cristo e ogni verità del Vangelo.

Governati da questo scandalo passivo, essi stanno facendo entrare nel Vangelo ogni falsità e menzogna.  Per questo scandalo la verità di Cristo sta scomparendo dalla faccia della terra. La Madre di Dio ci aiuti a liberarci dal pensiero del mondo perché trionfi solo il pensiero di Cristo.

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