Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 7 Luglio 2022

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GIOVEDÌ 07 LUGLIO – QUATTORDICESIMA SETTIMANA T. O . [C]

In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città.

Dobbiamo chiederci: quale è il principio di ordine teologico sul quale si fonda il giusto giudizio di Dio su tutte le opere dell’uomo? Un primo aiuto ci viene dall’Apostolo Paolo. Chi ha ricevuto la Legge sarà giudicato secondo la Legge. Chi cammina con la sola coscienza, secondo la sua coscienza sarà giudicato. Significa anche che chi ha ricevuto il Vangelo, secondo il Vangelo sarà giudicato: “Perciò chiunque tu sia, o uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose.

Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio contro quelli che commettono tali cose è secondo verità. Tu che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio? O disprezzi la ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? Tu, però, con il tuo cuore duro e ostinato, accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene, cercano gloria, onore, incorruttibilità; ira e sdegno contro coloro che, per ribellione, disobbediscono alla verità e obbediscono all’ingiustizia. Tribolazione e angoscia su ogni uomo che opera il male, sul Giudeo, prima, come sul Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo, prima, come per il Greco: Dio infatti non fa preferenza di persone.

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Tutti quelli che hanno peccato senza la Legge, senza la Legge periranno; quelli invece che hanno peccato sotto la Legge, con la Legge saranno giudicati. Infatti, non quelli che ascoltano la Legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la Legge saranno giustificati. Quando i pagani, che non hanno la Legge, per natura agiscono secondo la Legge, essi, pur non avendo Legge, sono legge a se stessi. Essi dimostrano che quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono.

Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini, secondo il mio Vangelo, per mezzo di Cristo Gesù. Ma se tu ti chiami Giudeo e ti riposi sicuro sulla Legge e metti il tuo vanto in Dio, ne conosci la volontà e, istruito dalla Legge, sai discernere ciò che è meglio, e sei convinto di essere guida dei ciechi, luce di coloro che sono nelle tenebre, educatore degli ignoranti, maestro dei semplici, perché nella Legge possiedi l’espressione della conoscenza e della verità… Ebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi? Tu che dici di non commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, ne derubi i templi?

Tu che ti vanti della Legge, offendi Dio trasgredendo la Legge! Infatti sta scritto: Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra le genti. Certo, la circoncisione è utile se osservi la Legge; ma, se trasgredisci la Legge, con la tua circoncisione sei un non circonciso. Se dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della Legge, la sua incirconcisione non sarà forse considerata come circoncisione? E così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la Legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della Legge e la circoncisione, sei trasgressore della Legge. Giudeo, infatti, non è chi appare tale all’esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; la sua lode non viene dagli uomini, ma da Dio” (Rm 2,1-29).

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LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 10,7-15

Gesù aggiunge un ulteriore principio per il retto, giusto giudizio: i miracoli, i segni, i prodigi. Lui è venuto, ha compiuto ogni prodigio, ma i cuori sono rimasti duri come pietra. Sòdoma non ha mai ascoltato una Parola di Dio e neanche ha assistito ad un solo prodigio operato dal Signore.

Essa sarà giudicata secondo la legge della coscienza. Le città della Galilea invece saranno giudicate secondo e in misura dei doni di grazia, verità, compassione, misericordia elargiti loro da Cristo Signore. Più si riceve in doni celesti e più si è responsabili dinanzi a Dio della nostra non conversione.

Il Signore si è prodigato con ogni grazia e noi siamo rimasti sordi alla sua voce. La Madre di Gesù venga in nostro soccorso. Ci aiuti a vivere tutto il Vangelo avendo noi ricevuto ogni dono di luce, vita eterna, verità, grazia nei sacramenti della salvezza.

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