Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 7 Luglio 2021

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Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.

Un tempo, quando si studiava il trattato sulla grazia e si giungeva alle opere, esse venivano suddivise in tre distinte categorie: le opera naturali e sono tutte quelle che una natura può produrre. È naturale che un albero di mele produca mele ed è naturale che la vite produca uva.

Le opere preternaturali  sono quelle che una natura non può produrre, ma un’altra natura le produce. Leggiamo nel Vangelo secondo Matteo: «Badate che nessuno vi inganni! Molti infatti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”, e trarranno molti in inganno. E sentirete di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi, perché deve avvenire, ma non è ancora la fine. Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi: ma tutto questo è solo l’inizio dei dolori.  Allora vi abbandoneranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, e si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo, perché ne sia data testimonianza  a tutti i popoli; e allora verrà la fine. Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non credeteci; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto” (Cfr. Mt 24,4-25). Questi miracoli e questi prodigi fatti dai falsi cristi e dai falsi profeti sono opere preternaturali. Per questo nessun miracolo fatto da una persona in vita viene usato per la sua causa di beatificazione. Dopo la sua morte e operato per sua intercessione, di sicuro è opera che viene da Dio. È Dio che lo compie per suo intervento.

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Poi vi sono le opere soprannaturali. Sono quelle opere che solo il Signore può compiere, in Cristo, per azione del suo Santo Spirito. Le opere che gli Apostoli compiono nella loro missione sono soprannaturali perché frutto dei poteri che Cristo Gesù ha dato loro: “Diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità”. Cristo Gesù opera con il dito di Dio e anche gli Apostoli operano con il dito di Dio. Le opere soprannaturali sono visibili e invisibili. Le opere visibili sappiamo che possono essere non sempre soprannaturali, ma anche preternaturali: “Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti”. Mentre le opere invisibili che sono la conversione al Vangelo e la trasformazione nella natura dell’uomo, che da figlio di Adamo diviene vero figlio di Dio, per nascita da acqua e da Spirito Santo”, essendo invisibili devono essere trasformate in opere visibili attraverso una vita di perfetta esemplarità evangelica. Ecco cosa può avvenire: una vera conversione, una purissima adesione alla fede, può con il tempo divenire un ritorno nella carne. È quanto denuncia l’Apostolo Paolo ai Galati: “Correvate così bene! Chi vi ha tagliato la strada, voi che non obbedite più alla verità? Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! Un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta. Io sono fiducioso per voi, nel Signore, che non penserete diversamente; ma chi vi turba subirà la condanna, chiunque egli sia. Quanto a me, fratelli, se predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? Infatti, sarebbe annullato lo scandalo della croce. Farebbero meglio a farsi mutilare quelli che vi gettano nello scompiglio!

Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri” (Gal 5,7-26).  Che i Galati siano tornati nella carne non significa che il Vangelo di Paolo non fosse vero o che la loro conversione fosse fittizia. Significa invece che la conversione non è stata sostenuta da un vero cammino di santificazione nella ricerca della perfetta esemplarità con Cristo Gesù. La conversine è in un istante. La santificazione dura per tutta una vita. Senza il cammino di santificazione, prima o poi si ritorna nelle opere della carne. Il Vangelo di Paolo rimane in eterno vero.  Chi non ha perseverato è colui che dalla voce di Paolo era stato convertito. Ogni conversione è vera opera soprannaturale, perché avviene per l’azione misteriosa dello Spirito Santo. Così come opera veramente soprannaturale è il cammino di conformazione a Cristo Gesù Crocifisso. Ma anche queste opere possono essere lette con il cuore malvagio e cattivo dell’uomo e dichiarate esaltazione, ipocrisia, inganno, menzogna. Il cristiano questo lo sa e dinanzi ad ogni dichiarazione di falsità da parte del cuore cattivo, cammina per la sua strada che dovrà portarlo fino ad essere dichiarato un bestemmiatore e condannato a morte come un nemico di Dio. Questi sono i drammi che si consumano nella nostra storia.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 10,1-7

Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.

Poiché la storia è della persona che la vive, la persona potrà sempre testimoniare l’opera o le opere che lo Spirito Santo ha compiuto in lui, ma questa testimonianza può essere sempre dichiarata falsa dall’uomo nel cui cuore non abita il Signore o peggio ancora dall’uomo che ha calpestato la sua coscienza o l’ha soffocata perché non facesse più udire la sua voce. Come Gesù camminava per la sua via nelle mille difficoltà di ogni giorno – i farisei avevano decretato la sua morte già dai primissimi giorni dopo gli inizi della sua missione, a Nazaret lo stesso giorno in cui ha parlato nella loro sinagoga, decreto che divenne esecutivo quando per Cristo Gesù giunse la sua ora – così anche ogni suo discepolo deve camminare in ascolto dello Spirito Santo, sottoponendosi volontariamente ad ogni decreto di morte così come ha fatto Stefano, Giacomo, Pietro, Paolo e tutti i martiri e i confessori della fede. Come il mondo ha odiato Cristo Gesù così odierà ogni suo discepolo. Ma il discepolo sa cosa lo attende: “Chi vuole venire dietro di me, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua”. Il cristiano sa che lui è un consegnato alla morte. Le sue opere possono essere anche soprannaturali, ma il mondo dirà sempre che sono opere in lui del diavolo. È questa la battaglia perenne tra la luce e le tenebre. Vergine della Luce, non permettere che i tuoi figli abbandonino la via della verità e della grazia per paura del mondo. Amen.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.