Mons. Costantino Di Bruno โ€“ Commento al Vangelo del 7 Febbraio 2020

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Il commento alle letture del 7 Febbraio 2020 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Erodรฌade lo odiava e voleva farlo uccidere

VENERDรŒ 7 FEBBRAIO (Mc 6,14-29)

รˆ veritร . Un peccato non rimane mai da solo. Spesso lo si nasconde con un altro peccato. รจ il caso di Davide. Prima commise il peccato di adulterio e poi di omicidio al fine di nascondere lโ€™adulterio: โ€œLa mattina dopo Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandรฒ per mano di Uria. Nella lettera aveva scritto cosรฌ: ยซPonete Uria sul fronte della battaglia piรน dura; poi ritiratevi da lui perchรฉ resti colpito e muoiaยป. Allora Ioab, che assediava la cittร , pose Uria nel luogo dove sapeva che cโ€™erano uomini valorosi. Gli uomini della cittร  fecero una sortita e attaccarono Ioab; caddero parecchi della truppa e dei servi di Davide e perรฌ anche Uria lโ€™Ittitaโ€ (โ€œSam 11,14-17). Chi cade nel peccato, se rimane in esso, diviene grande tentazione per i suoi fratelli. Nel giardino dellโ€™Eden la donna cadde nella disobbedienza, si fece tentazione per lโ€™uomo: โ€œAllora la donna vide che lโ€™albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anchโ€™egli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cintureโ€ (Gen 3,6-7). Infine va aggiunta una terza veritร : chi non toglie il peccato dalla sua casa, prima o poi sarร  vittima di esso. Erode si lasciรฒ tentare da Erodรฌade, moglie di suo fratello. La prese come moglie e la portรฒ nella sua casa. Lโ€™odio della donna alla fine lo indusse, per sua stoltezza, ad uccidere il profeta del Dio vivente: Giovanni il Battista. Il peccato regna nel mondo con regole ferree. Se queste regole non vengono spezzate, prima o poi, basta sapere attendere, si sarร  vittime di esse. Erodรฌade sa che prima o poi Erode cadrร . Basta attendere. Lei vive con questa certezza. Oggi il re ha paura di uccidere Giovanni. Domani vi sarร  una paura piรน grande che lo condurrร  a uccidere.

In quel tempo, il re Erode sentรฌ parlare di Gesรน, perchรฉ il suo nome era diventato famoso. Si diceva: ยซGiovanni il Battista รจ risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigiยป. Altri invece dicevano: ยซรˆ Eliaยป. Altri ancora dicevano: ยซรˆ un profeta, come uno dei profetiยป. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: ยซQuel Giovanni che io ho fatto decapitare, รจ risorto!ยป. Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodรฌade, moglie di suo fratello Filippo, perchรฉ lโ€™aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: ยซNon ti รจ lecito tenere con te la moglie di tuo fratelloยป. Per questo Erodรฌade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perchรฉ Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nellโ€™ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.

Venne perรฒ il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i piรน alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dellโ€™esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodรฌade, danzรฒ e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: ยซChiedimi quello che vuoi e io te lo darรฒยป. E le giurรฒ piรน volte: ยซQualsiasi cosa mi chiederai, te la darรฒ, fosse anche la metร  del mio regnoยป. Ella uscรฌ e disse alla madre: ยซChe cosa devo chiedere?ยป. Quella rispose: ยซLa testa di Giovanni il Battistaยป. E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: ยซVoglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป. Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandรฒ una guardia e ordinรฒ che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andรฒ, lo decapitรฒ in prigione e ne portรฒ la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

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Regola che mai va dimenticata ci rivela che sempre i peccatori traggono la loro forza dai peccatori. Un peccato non รจ stimolo verso le virtรน, รจ invece incitamento a peccare. Salomรจ, la figlia di Erodรฌade, balla una danza lasciva e lussuriosa. Il re, che non vive di castitร , si lascia travolgere da quella danza e le promette con giuramento che le avrebbe dato qualsiasi cosa lei avesse chiesto, fosse anche metร  del suo regno. Lei si consulta con la madre e chiede la testa di Giovanni. Chi vuole non cadere in peccato di cui dovrร  pentirsi per lโ€™eternitร , dovrร  porre bene attenzione non solo a coltivare le giuste amicizie, ma anche a tenersi lontano dalle cattive compagnie. In piรน dovrร  mettere forte impegno ad acquisire ogni virtรน. Il vizio divora. Il peccato uccide. La trasgressione indebolisce, la passione seduce. La catena del male non si spezza.

Madre di Dio, Angeli, Santi, dateci la fortezza nello Spirito Santo per vivere di virtรน.

Fonte@MonsDiBruno

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