Mons. Costantino Di Bruno โ€“ Commento al Vangelo del 7 Dicembre 2021

1892

MARTEDรŒ 07 DICEMBRE โ€“ II SETTIMANA DI AVVENTO [C]

Cosรฌ รจ volontร  del Padre vostro che รจ nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.

La prima regola del regno รจ farsi piccoli. รˆ prendere lโ€™ultimo posto, che รจ il posto di chi vuole essere piรน grande. Lโ€™ultimo posto dovrร  essere anche quando da Dio si รจ collocati in alto. Fisicamente si รจ al primo posto. Spiritualmente si deve rimanere allโ€™ultimo. La seconda regola del regno dei cieli รจ il rispetto delle giovani vite. Esse non vanno scandalizzate. Ad esse non va impedita la crescita come vero regno di Dio. Esse vanno aiutate, sostenute, confortate, sorrette, formate. La terza regola del regno รจ riportare nel regno quanti si sono allontanati da esso. Si possono avere momenti di crisi, delusione, amarezza, sconforto. Ma questi devono restare momenti. Poi si deve nuovamente ritornare nel regno.

Perchรฉ lโ€™altro ritorni รจ necessario il nostro aiuto, una nostra parola di incoraggiamento, sostegno, perdono, riconciliazione, invito. Occorre la nostra sollecitudine nellโ€™andare, nel cercare, nel trovare, nel riportare. Ma chi puรฒ fare questo? Chi vive come vero regno. Chi nel regno cresce da vero regno. Chi svolge con amore la missione che gli รจ stata affidata. Chi non รจ lui regno dei cieli, vero regno, mai potrร  cercare quanti si sono smarriti.  Porta e conduce nel regno chi รจ vero regno. Chi รจ falso regno ha bisogno lui di essere ricondotto nel regno. Da falso regno si porta nel falso regno. Da vero regno si conduce nel vero regno. Si porta e si conduce dove si รจ noi. Chi รจ vero regno va a cercare chi รจ uscito dal regno. Non sempre riuscirร  a trovare chi dal regno รจ uscito. Se lo trova, si rallegrerร  per esso piรน che per le novantanove pecore che non si erano smarrite. Questo รจ vero amore.

Chi รจ regno di Dio deve per amore cercare chi non รจ regno di Dio o chi รจ uscito dal regno di Dio. รˆ obbligo di purissimo amore, di perfetta caritร . La caritร  del cristiano proprio in questo consiste: nel portare nel regno chi non รจ regno. Gesรน perรฒ ci mette in guardia. Nessuno puรฒ uscire dal regno pensando che domani vi potrร  tornare. Quando si esce, ci si potrebbe perdere per sempre. Per questo รจ legge di caritร  verso se stessi rimanere sempre nel regno. La caritร  dei fratelli non sempre potrร  supplire alla nostra stoltezza e insipienza. Anche la piรน grande caritร  e misericordia degli altri verso di noi potrebbero risultare vane. Per questo chi รจ nel regno deve in eterno rimanere in esso.

รˆ questa la volontร  del Padre: che nessuno si perda, che tutti giungano alla conoscenza della veritร , che tutti perseverino nella sua Parola per tutti i giorni della loro vita. Dio non vuole che neanche uno di questi piccoli si perda. Questa รจ la volontร  di Dio. Il Padre deve essere perรฒ aiutato da chi รจ giร  regno di Dio. Come lo si aiuta? Prima di tutto mettendo noi ogni impegno a rimanere vero regno di Dio. Poi facendoci missionari del regno per condurre nel regno. Il missionario non solo deve chiamare chi non รจ regno. Deve anche chiamare chi era giร  regno, ma poi ha lasciato il suo posto nel gregge di Cristo Signore, uscendo dal suo ovile. Anche quanti sono usciti devono essere ricondotti.

Leggiamo il testo di Mt 18,12-14

Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerร  le novantanove sui monti e andrร  a cercare quella che si รจ smarrita? In veritร  io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerร  per quella piรน che per le novantanove che non si erano smarrite. Cosรฌ รจ volontร  del Padre vostro che รจ nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.

Ogni pecora che il Padre ci dona, va curata sul modello di Cristo Gesรน: โ€œIo sono il buon pastore. Il buon pastore dร  la propria vita per le pecore. Il mercenario โ€“ che non รจ pastore e al quale le pecore non appartengono โ€“ vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perchรฉ รจ un mercenario e non gli importa delle pecore.  Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, cosรฌ come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perchรฉ io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo รจ il comando che ho ricevuto dal Padre mioยปโ€ (Gv 10,11-18).

Ogni pecora che il Padre ci dona va cercata sul modello dellโ€™Apostolo Paolo: โ€œAnnunciare il Vangelo non รจ per me un vanto, perchรฉ รจ una necessitร  che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, รจ un incarico che mi รจ stato affidato. Qual รจ dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.

Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge โ€“ pur non essendo io sotto la Legge โ€“ mi sono fatto come uno che รจ sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge. Per coloro che non hanno Legge โ€“ pur non essendo io senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo โ€“ mi sono fatto come uno che รจ senza Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono senza Legge. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anchโ€™ioโ€ (1Cor 9,16-23).

Il modello sia del come curare le pecore sia del come cercarle, vissuto prima da Cristo Gesรน e sul suo esempio dallโ€™Apostolo Paolo รจ quello che ci ha rivelato il Padre nostro celeste: โ€œPerchรฉ cosรฌ dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherรฒ le mie pecore e le passerรฒ in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, cosรฌ io passerรฒ in rassegna le mie pecore e le radunerรฒ da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farรฒ uscire dai popoli e le radunerรฒ da tutte le regioni. Le ricondurrรฒ nella loro terra e le farรฒ pascolare sui monti dโ€™Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione. Le condurrรฒ in ottime pasture e il loro pascolo sarร  sui monti alti dโ€™Israele; lร  si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti dโ€™Israele. Io stesso condurrรฒ le mie pecore al pascolo e io le farรฒ riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrรฒ in cerca della pecora perduta e ricondurrรฒ allโ€™ovile quella smarrita, fascerรฒ quella ferita e curerรฒ quella malata, avrรฒ cura della grassa e della forte; le pascerรฒ con giustizia.

A te, mio gregge, cosรฌ dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherรฒ fra pecora e pecora, fra montoni e capri. Non vi basta pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete intorbidire con i piedi quella che resta. Le mie pecore devono brucare ciรฒ che i vostri piedi hanno calpestato e bere ciรฒ che i vostri piedi hanno intorbidito. Perciรฒ cosรฌ dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherรฒ fra pecora grassa e pecora magra. Poichรฉ voi avete urtato con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna contro le piรน deboli fino a cacciarle e disperderle, io salverรฒ le mie pecore e non saranno piรน oggetto di preda: farรฒ giustizia fra pecora e pecora. Susciterรฒ per loro un pastore che le pascerร , il mio servo Davide. Egli le condurrร  al pascolo, sarร  il loro pastore. Io, il Signore, sarรฒ il loro Dio, e il mio servo Davide sarร  principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato. Stringerรฒ con loro unโ€™alleanza di pace e farรฒ sparire dal paese le bestie nocive. Abiteranno tranquilli anche nel deserto e riposeranno nelle selveโ€ (Ez 34,11-25).  Se il Pastore deve cercare le pecore anche le pecore devono lasciarsi trovare dal Pastore. รˆ questa oggi la piaga che regna nel gregge di Cristo Signore: il Pastore รจ dato da Dio, ma il Pastore per le pecore non รจ Pastore. Lui รจ Pastore, ma non per le pecore. Se il Pastore non รจ Pastore per le pecore, lโ€™opera del Pastore รจ vissuta vanamente. La Madre di Gesรน, del Pastore il Bello, il Santo, il Perfetto, lโ€™Universale Pastore, ci aiuti. Vogliamo che il Pastore datoci da Dio sia nostro vero Pastore. Amen.

 

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto lโ€™autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .