Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 6 Giugno 2022

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LUNEDÌ 06 GIUGNO – DECIMA SETTIMANA T. O . [C]

B.V. MARIA MADRE DELLA CHIESA

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

La Nuova Umanità nasce dalla creazione di una Nuova Coppia. Nasce dalla creazione prima della Nuova Eva e poi dalla Nuova Eva, non per creazione anche se da una costola dell’uomo come è avvenuta per la prima donna, ma per generazione viene il Nuovo Adamo. Il Nuovo Adamo nasce dalla Nuova Eva. Come l’antica Eva è stata opera esclusiva del Creatore, anche se attraverso una costola dell’uomo, per significa l’intima unione che vi è tra l’uomo e la donna, la donna è carne dalla carne e osso dalle ossa del primo uomo, anche con la Nuova Eva tutto avviene per l’onnipotenza del Signore il quale per opera del suo Santo Spirito concepisce nel grembo purissimo e verginale della Nuova Eva Il Figlio Unigenito del Padre. Dalla Vergine Maria nasce il Verbo Eterno del Padre.

Ecco chi è che nasce dalla Vergine Maria: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato (Cfr. Gv 1,1-18).

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Il Verbo Eterno, il Figlio di Dio e della Vergine Maria, vuole che in ogni suo discepolo si compia il suo stesso mistero. Come Lui è nato dalla Vergine Maria per opera dello Spirito Santo, così ogni suo discepolo deve nascere da Maria, non per generazione fisica, ma per vera generazione mistica, sempre però per opera dello Spirito Santo. Gesù nascendo da Lei da Figlio di Dio divenne il Figlio dell’uomo. Il vero Dio divenne vero uomo. Noi, nascendo da Lei, misticamente, per opera dello Spirito Santo, da figli di Adamo e di Eva, diveniamo veri figli di Dio in Cristo Gesù. Divenendo veri figli di Dio in Cristo Gesù diveniamo eredi di Dio, eredi della sua vita eterna. Ecco come l’Apostolo Paolo rivela questo mistero: “Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio” (Gal 4,4-7). Se non si nasce misticamente da Maria per opera dello Spirito Santo, si rimane figli del peccato e della morte.

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 19,25-34

La Vergine Maria è obbedientissima sempre alla Parola del Figlio suo e sempre Lei ci genererà nel suo seno mistico per opera dello Spirito Santo. È il discepolo di Gesù che sempre deve volere essere vero figlio di Maria e per questo ogni giorno, anzi ogni attimo la deve prendere con sé, accoglierla, riceverla come vera sua Madre. È il discepolo di Gesù che come vero Figlio di Maria deve lasciarsi da Lei ammaestrare insegnandoci come si obbedisce al Figlio e come si compie la sua volontà.

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Se ci dimentichiamo di Lei, se non l’accogliamo ogni giorno come nostra vera Madre, vivremo di una falsa appartenenza a Cristo Gesù. L’amore per la Madre nostra è la misura che ci rivela il nostro amore per Cristo Signore e per la sua Chiesa. Poiché oggi c’è poco amore per Cristo Gesù e niente più amore per la sua Chiesa, poco o nulla è anche il nostro amore per la nostra Madre celeste. Madre e Figlio eternamente dovranno essere una cosa sola. Chi si separa dalla Madre si separa da Gesù, si separa dalla Chiesa. Madre della Chiesa, insegnaci ad amare Gesù e la sua Chiesa.

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