Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 5 Maggio 2021

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Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto

MERCOLEDÌ 5 MAGGIO (Gv 15,1-8)

Quali frutti porta chi rimane in Cristo Gesù? Come Cristo che rimane nel Padre trasforma ogni Parola del Padre in un frutto di verità, giustizia, annuncio del Vangelo e anche prodigio e miracolo e segno, il frutto di Cristo è tutta la Parola fatta obbedienza, fatta opera, fatta vita e quindi carità e speranza, così anche il discepolo che rimane in Gesù, trasformerà tutta la Parola di Gesù in un frutto di verità, giustizia, misericordia, perdono, compassione, annuncio del Vangelo. Ogni Parola alla quale si presta pronta e immediata obbedienza produce un frutto di salvezza e di redenzione. La Vergine Maria per la sua obbedienza ha prodotto un frutto divino, eterno. Nel suo grembo per il suo sì si è incarnato il Figlio Unigenito del Padre: “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto»” (Lc 1,39-45). Come si rimane in Cristo? Rimanendo nella sua Parola, nella sua verità rivelata, nel suo Santo Spirito. Se si recide il contatto con Gesù Signore, si è tralci separati dalla vite vera e si è buoni solo per il fuoco eterno. Ma ancora come si rimane in Cristo Gesù?

Si rimane in Cristo Gesù, rimanendo nel suo corpo che è la Chiesa. Se ci si separa dalla Chiesa, ci si separa da Cristo Signore, ci si divide anche dai fratelli, sia fratelli di fede che fratelli di non fede. Le parole dell’Apostolo Paolo sono illuminanti: “Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole. Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito” (1Cor 12,4-13). Come Cristo e la Chiesa sono un solo corpo, così Cristo, la Chiesa e il cristiano devono essere una cosa sola. Rimane in Cristo chi rimane nella Chiesa.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Oggi si vuole Cristo, ma non la Chiesa. Della Chiesa qualcuno ancora si accosta ai sacramenti, spesso come atto magico o tradizionale, ma non si vuole la Parola. Oggi si vuole una Chiesa senza Cristo, senza la Parola di Cristo, senza la sua verità e grazia. Senza Chiesa non si dimora in Cristo, non si producono frutti. Cristologia ed ecclesiologia non possono essere mai divise, separate. Sono una cosa sola.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che dimoriamo in Cristo e nella Chiesa.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.