MERCOLEDÌ 05 GENNAIO – DOPO NATALE [C]
Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Fede e missione sono una cosa sola. Come Gesù è missionario secondo la fede così anche i suoi discepoli devono essere missionari secondo la fede. Gesù passa e chiama Filippo a seguirlo. Filippo incontra Natanaele e subito attesta che la sua fede in Cristo è vera. È vera perché si fa missione. Quando la fede non si fa missione, allora essa è come un albero che non produce alcun frutto. Sappiamo cosa pensa il padrone della vigna quando un albero non produce alcun frutto: “Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”» (Lc 13,6-9). Quando una fede non produce alcun frutto, allora è anche obbligo di chi è preposto alla sua cura di moltiplicare il suo lavoro perché essa possa produrre veri frutti di salvezza e di vita eterna.
Filippo tuttavia dice a Natanaele, cultore della Scrittura, una verità non corrispondente alla Rivelazione: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaele sa che da Nazaret non può sorgere il Messia. «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono? Può sorgere però il profeta di cui Mosè parla nella Legge: “Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto. Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”. Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire”. Forse potresti dire nel tuo cuore: “Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?”. Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore. Il profeta l’ha detta per presunzione. Non devi aver paura di lui” (Dt 18,15-22). Filippo lo invita ad andare con lui e a vedere, a rendersi personalmente conto di quanto lui gli ha appena manifestato e Natanaele accoglie l’invito. Chi ama la Scrittura Santa sa che le vie del Signore sono sempre misteriose. Lui deve scrutarle, osservarle, studiarle tutte. Non ne dovrà escludere a priori nessuna. Vero uomo di Dio, Natanaele!
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LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 1,43-51
Gesù vede Natanaele venire e dici di lui: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. Natanaele è puro di cuore. A lui interessa cercare la volontà di Dio manifestata nella Scrittura e nella storia. La storia e la Scrittura donano la purissima volontà di Dio. Ecco la verità che viene nel suo cuore dalla storia: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!”. Ma la verità è tutta questa? Alla storia sempre va aggiunta la rivelazione, la quale non è solo quella di ieri, è anche quella di oggi. Ecco cosa viene aggiunto da Gesù: “Vedrai cose più grandi di queste”. Quali sono queste grandi cose che non solo Filippo vedrà, tutti gli altri? “Vedrete il cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo”. Gesù è il Figlio di Dio, il Messa, il Re d’Israele. Gesù è il Figlio dell’uomo che riceve dal Padre ogni potere in cielo e sulla terra. Gesù è il Mediatore universale. Per Lui il cielo discende sulla terra e per Lui la terra sale fino al cielo. Per Lui ogni grazia e ogni verità, la luce e la vita eterna dal Padre sono date all’uomo. Questo non è per qualche tempo o per più tempi. Questa è verità eterna di Gesù. Ieri, oggi, domani, sempre Cristo è la Scala. Senza Cristo Gesù Dio non si dona. Lo Spirito Santo non si dona. L’uomo rimane senza salvezza, senza luce, senza grazia, senza verità. Oggi urge innalzare nuovamente questa Scala nella confessione della nostra fede. Senza questo innalzamento, la nostra fede è vana, inutile, vuota. La Madre di Gesù ci aiuti a dare a Cristo la sua verità piena. Amen.