Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 5 Gennaio 2021

Vieni e vedi

MARTEDÌ 5 GENNAIO (Gv 1,43-51)

Dio dice una parola: “Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire» (Gen 2,16-17). Anche Satana dice una parola: “Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò (Gen 3,1-6). Qual è la parola vera e quale la parola falsa? è vera quella parola che si compie. Non si è compiuta la parola di Satana, ma quella del Signore: “Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture” (Gen 3.7). È vera quella parola che si compie visibilmente. La Parola del Signore si compie nel tempo e nell’eternità, si compie nel presente, ma anche si può compiere nel futuro. Filippo dice a Natanaele: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti, Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret”. Natanaele risponde a Filippo che da Nàzaret non può venire nulla di buono. Filippo gli risponde: Vieni e vedi. Noi abbiamo visto e attestiamo che Lui è il Cristo di Dio. Vieni anche tu, incontrati con Lui e dopo dirai il tuo pensiero. La parola conduce alla storia, dalla storia nasce la fede. Questa via vale per ogni uomo. Oggi al cristiano spesso manca la storia e di conseguenza la sua rimane solo parola. La storia è via necessaria per la fede. Ognuno è obbligato a mostrare la sua fede e la fede si mostra, facendo vedere la propria storia conforme a quella di Gesù.

In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

La stessa regola ci segnala l’Apostolo Giacomo: “A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore? Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta” (Cfr Gc 2,1-26). Natanaele si incontra con Cristo. Gli è bastata una sola parola di Gesù, perché facesse una perfetta confessione di fede: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele”. Gesù è anche il Mediatore universale tra il Padre, l’umanità, la creazione. Tutto passa per Lui.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che la nostra storia sia via di vera fede.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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