Perchรฉ soffro terribilmente in questa fiamma
GIOVEDร 4 MARZO (Lc 16,19-31)
Sempre la Parola del Signore mette lโuomo a contatto con la voce dei dannati, perchรฉ si convinca che fare il bene, obbedire alla veritร e alla giustizia, รจ la sola via per raggiungere la vita eterna. Cosรฌ il Libro della Sapienza: โAllora il giusto starร con grande fiducia di fronte a coloro che lo hanno perseguitato e a quelli che hanno disprezzato le sue sofferenze. Alla sua vista saranno presi da terribile spavento, stupiti per la sua sorprendente salvezza. Pentiti, diranno tra loro, gemendo con animo angosciato: ยซQuesti รจ colui che noi una volta abbiamo deriso e, stolti, abbiamo preso a bersaglio del nostro scherno; abbiamo considerato una pazzia la sua vita e la sua morte disonorevole. Come mai รจ stato annoverato tra i figli di Dio e la sua ereditร รจ ora tra i santi? Abbiamo dunque abbandonato la via della veritร , la luce della giustizia non ci ha illuminati e il sole non รจ sorto per noi. Ci siamo inoltrati per sentieri iniqui e rovinosi, abbiamo percorso deserti senza strade, ma non abbiamo conosciuto la via del Signore. Quale profitto ci ha dato la superbia? Quale vantaggio ci ha portato la ricchezza con la spavalderia? Tutto questo รจ passato come ombra e come notizia fugace, come una nave che solca un mare agitato, e, una volta passata, di essa non si trova piรน traccia nรฉ scia della sua carena sulle onde; oppure come quando un uccello attraversa lโaria e non si trova alcun segno del suo volo: lโaria leggera, percossa dal battito delle ali e divisa dalla forza dello slancio, รจ attraversata dalle ali in movimento, ma dopo non si trova segno del suo passaggio; o come quando, scoccata una freccia verso il bersaglio, lโaria si divide e ritorna subito su se stessa e della freccia non si riconosce tragitto. Cosรฌ anche noi, appena nati, siamo giร come scomparsi, non avendo da mostrare alcun segno di virtรน; ci siamo consumati nella nostra malvagitร ยป. La speranza dellโempio รจ come pula portata dal vento, come schiuma leggera sospinta dalla tempesta; come fumo dal vento รจ dispersa, si dilegua come il ricordo dellโospite di un solo giornoโ (Sap 5,1-14). Anche Gesรน ci mette a conoscenza della disperazione dei dannati dellโinferno. Basta leggere la sua parabola e si saprร che veramente si รจ nel fuoco che arde, brucia, ma non consuma la vittima, anzi รจ come se la vivificasse per poter continuare a bruciarla senza mai venire meno. Il fuoco รจ eterno e sempre nuovo.
In quel tempo, Gesรน disse ai farisei: ยซCโera un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morรฌ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morรฌ anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzรฒ gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: โPadre Abramo, abbi pietร di me e manda Lazzaro a intingere nellโacqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perchรฉ soffro terribilmente in questa fiammaโ. Ma Abramo rispose: โFiglio, ricรฒrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui รจ consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di piรน, tra noi e voi รจ stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, nรฉ di lรฌ possono giungere fino a noiโ. E quello replicรฒ: โAllora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perchรฉ ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perchรฉ non vengano anchโessi in questo luogo di tormentoโ. Ma Abramo rispose: โHanno Mosรจ e i Profeti; ascoltino loroโ. E lui replicรฒ: โNo, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrร da loro, si convertirannoโ. Abramo rispose: โSe non ascoltano Mosรจ e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai mortiโยป.
La parabola di Gesรน non ha bisogno di alcun commento. Si crede nella Parola di Gesรน o non si crede. Addolcire le sue Parole o trasformare lโinferno in un purgatorio a tempo, รจ vero tradimento della veritร rivelata. O crediamo nella rivelazione di Gesรน o non crediamo. Se crediamo, crediamo a nostra salvezza. Se non crediamo, non crediamo a nostra perdizione eterna. Lโinferno non dipende dalla nostra abolizione o dichiarazione di non esistenza. Esso esiste e quanti non vivono secondo giustizia, periranno in esso.
Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che crediamo in ogni Parola di Gesรน.
- Pubblicitร -
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto lโautore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .