Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 4 Luglio 2022

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LUNEDÌ 04  LUGLIO – QUATTORDICESIMA SETTIMANA T. O . [C]

Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano.

La derisione si riveste per noi di grande valore teologico. Essa dice che veramente la fanciulla è morta. Se la fanciulla è morta veramente, veramente è stata risuscitata da Cristo Signore. Mai il Signore ha permesso che le sue opere fossero messe in dubbio. Ecco alcuni esempi storici: Abramo è senza figli e per di più avanzato negli anni. Non ha figli perché Sara è sterile e anche lei ormai ha una età centenaria. Dinanzi a questa impossibilità umana, la fede nell’onnipotenza di Dio è vera: “Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: «Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò molto, molto numeroso».

Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni. Non ti chiamerai più Abram, ma ti chiamerai Abramo, perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò. E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio» (Gen 15,1-8).

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Sappiamo che al momento in cui il Signore andò da Abramo per recargli la lieta notizia che fra un anno Sara avrebbe tenuto in braccio il bambino nato da lei, lei si è messa a ridere, per l’incredulità: “Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Intanto Sara stava ad ascoltare all’ingresso della tenda, dietro di lui. Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono, dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!». Ma il Signore disse ad Abramo: «Perché Sara ha riso dicendo: “Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia”? C’è forse qualche cosa d’impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio». Allora Sara negò: «Non ho riso!», perché aveva paura; ma egli disse: «Sì, hai proprio riso» (Gen 18,9-15).

Il Signore mai permetterà che si possa dubitare della sua onnipotenza. Sappiamo che i maghi d’Egitto dinanzi alle opere compiute da Mosè per comando del Signore, ad un certo momento si arresero dichiarando che Mosè agiva con il dito di Dio: “Quindi il Signore disse a Mosè: «Di’ ad Aronne: “Stendi il tuo bastone, percuoti la polvere del suolo: essa si muterà in zanzare in tutta la terra d’Egitto!”». Così fecero: Aronne stese la mano con il suo bastone, colpì la polvere del suolo e ci furono zanzare sugli uomini e sulle bestie; tutta la polvere del suolo si era mutata in zanzare in tutta la terra d’Egitto.

I maghi cercarono di fare la stessa cosa con i loro sortilegi, per far uscire le zanzare, ma non riuscirono, e c’erano zanzare sugli uomini e sulle bestie. Allora i maghi dissero al faraone: «È il dito di Dio!». Ma il cuore del faraone si ostinò e non diede ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore” (Es 8,12-15). La fede è sempre frutto di un atto umano e l’atto umano è frutto della volontà e della sana razionalità dell’uomo. Chi non crede dinanzi alle opere di Dio, attesta che non vuole credere e non vuole credere per un guasto sostanziale, ontologico, nella sua natura. Da natura buona è divenuta natura cattiva.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 9,18-26

Ecco cosa dice Gesù a quanti attribuivano le sue opere al diavolo, non potendole negare: “Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l’albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.

L’uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose cattive. Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato” (Mt 12,33-37).

Quando la natura si guasta, la razionalità si guasta. Di questo guasto si è responsabili dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini. Madre di Dio, Donna dalla natura purissima, fa’ che la nostra natura divenga pura come la tua.

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