VENERDÌ 04 FEBBRAIO – QUARTA SETTIMANA DEL T.O. [C]
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea.
La storia è il crogiolo che fonde i cuori e mostra con la loro fusione tutto quanto vi è in essi. Se vi amore nella loro fusione si manifesta l’amore. Se vi è odio si manifesta l‘odio. Se vi è stoltezza si manifesta la stoltezza. Se vi è sete di vendetta questa sete subito appare. Ogni uomo deve sapere che sempre verrà fuso nel crogiolo della storia e sempre ciò che vi è nel suo cuore sarà manifestato. Ecco cosa manifestano tre cuori messi in un reale crogiolo di fuoco in una fornace ardente: «Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri; degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.
Tu sei giusto in tutto ciò che ci hai fatto; tutte le tue opere sono vere, rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi. Giusto è stato il tuo giudizio per quanto hai fatto ricadere su di noi e sulla città santa dei nostri padri, Gerusalemme. Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto questo a causa dei nostri peccati, poiché noi abbiamo peccato, abbiamo agito da iniqui, allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo. Non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti, non li abbiamo osservati, non abbiamo fatto quanto ci avevi ordinato per il nostro bene. Ora, quanto hai fatto ricadere su di noi, tutto ciò che ci hai fatto, l’hai fatto con retto giudizio: ci hai dato in potere dei nostri nemici, ingiusti, i peggiori fra gli empi, e di un re iniquo, il più malvagio su tutta la terra.
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Ora non osiamo aprire la bocca: disonore e disprezzo sono toccati a quelli che ti servono, a quelli che ti adorano. Non ci abbandonare fino in fondo, per amore del tuo nome, non infrangere la tua alleanza; non ritirare da noi la tua misericordia, per amore di Abramo, tuo amico, di Isacco, tuo servo, di Israele, tuo santo, ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare la loro stirpe come le stelle del cielo, come la sabbia sulla spiaggia del mare. Ora invece, Signore, noi siamo diventati più piccoli di qualunque altra nazione, oggi siamo umiliati per tutta la terra a causa dei nostri peccati. Ora non abbiamo più né principe né profeta né capo né olocausto né sacrificio né oblazione né incenso né luogo per presentarti le primizie e trovare misericordia.
Potessimo essere accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato, come olocausti di montoni e di tori, come migliaia di grassi agnelli. Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito, perché non c’è delusione per coloro che confidano in te. Ora ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto, non coprirci di vergogna. Fa’ con noi secondo la tua clemenza, secondo la tua grande misericordia. Salvaci con i tuoi prodigi, da’ gloria al tuo nome, Signore. Siano invece confusi quanti mostrano il male ai tuoi servi, siano coperti di vergogna, privati della loro potenza e del loro dominio, e sia infranta la loro forza! Sappiano che tu sei il Signore, il Dio unico e glorioso su tutta la terra» (Dn 3,26-45). Questi cuori sono interamente del Signore. Sono pieni di Lui. Lo attesta la loro fusione nella fornace ardente. La Scrittura sempre ha rivelato il cuore di ogni uomo. Dio sempre fonde ogni cuore.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 6,14-29
La storia fonde oggi il cuore di Erode, di Salome, degli invitati, di Erodìade. Il cuore del re è stolto, insipiente, lussurioso. Il cuore di Salome è ammalato di lussuria e di ogni altro vizio. Il cuore degli invitati è senza alcuna verità in esso. Il cuore di Erodìade malvagio, crudele, spietato, assetato di vendetta. Questo cuore vuole che Giovanni il Battista venga eliminato anche fisicamente dalla faccia della terra e chiede la sua testa. Quanto accade oggi è un severo monito per noi tutti. Ognuno ponga grande attenzione: tutti saremo fusi nel crogiolo della storia e tutto verrà alla più grande luce: bene e male, verità e falsità, stoltezza e insipienza, malvagità e cattiveria. La Madre di Dio ci faccia puri e retti di cuore.