Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 30 Marzo 2021

Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui

MARTEDÌ SANTO 30 MARZO (Gv 13,21-33.36-38)

Nella passione di Cristo Gesù un posto di rilievo lo occupa Giuda Iscariota. Chi è Giuda per lo Spirito Santo? È un diavolo: “Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Gesù riprese: «Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici” (Gv 6,66-71). È anche un ladro: “Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro” (Gv 12,4-7). Sappiamo che l’attaccamento al denaro è la causa di tutti i mali che sono nel mondo. Giuda va con Cristo, ma non segue Cristo Gesù. I suoi pensieri sono di Satana. Quelli di Cristo Gesù sono del Padre suo. Sono pensieri divini.

Giuda è il Figlio della perdizione: “Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo” (Gv 17,12-14). Lui è l’amico che si rivolta contro l’amico: “I miei nemici mi augurano il male: «Quando morirà e perirà il suo nome?». Chi viene a visitarmi dice il falso, il suo cuore cova cattiveria e, uscito fuori, sparla. Tutti insieme, quelli che mi odiano contro di me tramano malefìci, hanno per me pensieri maligni: «Lo ha colpito una malattia infernale; dal letto dove è steso non potrà più rialzarsi». Anche l’amico in cui confidavo, che con me divideva il pane, contro di me alza il suo piede” (Sal 41 (40), 6-10). Giuda è interamente sotto il governo di Satana. Sarà Satana che lo spingerà all’impiccagione, per disperazione. Lui non si è dannato per aver tradito Gesù. Questo è peccato perdonabile. Ma per il peccato contro lo Spirito Santo che è imperdonabile. Il suo peccato è la disperazione della salute.

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

L’Apostolo Giovanni mette in grande evidenza la luce divina che regna nel Cenacolo con Cristo Gesù e le tenebre che regnano quando Giuda esce dal Cenacolo. Abbandonando Gesù lui è come se si immergesse nelle tenebre dell’inferno.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che dimoriamo nella luce di Cristo Gesù.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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