Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 3 Ottobre 2022

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LUNEDÌ 03 OTTOBRE – VENTISETTESIMA SETTIMANA T. O . [C]

«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».

Per non cadere in nessuna delle moderne e attuali falsità secondo le quali basta un po’ di amore verso il prossimo e si ha la vita eterna, dobbiamo attestare che la vita eterna è il frutto di due Comandamenti. Il comandamento della Giustizia è il primo. Il comandamento della Santità è il secondo. Ecco il Comandamento della Giustizia al quale si deve obbedire con tutto il cuore, tutta l’anima, tutte le forze, tutta la mente: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile.

Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

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Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Osserva il giorno del sabato per santificarlo, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te.

Ricòrdati che sei stato schiavo nella terra d’Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore, tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del sabato. Onora tuo padre e tua madre, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato, perché si prolunghino i tuoi giorni e tu sia felice nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai testimonianza menzognera contro il tuo prossimo.

Non desidererai la moglie del tuo prossimo. Non bramerai la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo” (Dt 5,6-21). Ecco ora il secondo comandamento o il comandamento della Santità: “Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo. Non maledirai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.

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Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore. Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello.

Non profanare tua figlia prostituendola, perché il paese non si dia alla prostituzione e non si riempia di infamie. Quando un forestiero dimorerà presso di voi nella vostra terra, non lo opprimerete. Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l’amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio. Non commetterete ingiustizia nei giudizi, nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure di capacità.

Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusta, hin giusto. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto»” (Cfr. Lev 19,1-37). L’obbedienza a queste leggi è la via per ereditare la vita eterna. L’obbedienza è ad ogni Parola.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 10,25-37

Sacerdote, Levita, Straniero secondo il pensiero antico non avevano alcun obbligo di soccorrere il malcapitato. Gesù ci dice che dinanzi ad un uomo che versa in condizioni pietose, non ci sono leggi. C’è solo la legge della compassione. Tutte le altre leggi vanno dichiarate sospese. L’unica legge è quella della compassione. Poi le altre leggi si riprenderanno. La Madre di Dio ci aiuti ad avere sempre compassione di ogni uomo.

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