Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 3 Luglio 2022

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03 LUGLIO – QUATTORDICESIMA DOMENICA T. O . [C]

Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Gesù manda i suoi discepoli in missione, conferendo ad essi il potere di guarire i malati e di scacciare gli spiriti impuri. Quando i discepoli tornano dalla missione, sono più che entusiasti. Essi hanno sperimentato che anche gli spiriti impuri si sottomettevano al loro comando. Gesù ricorda quanto già aveva loro insegnato: Non è scacciando gli spiriti impuri che i loro nomi saranno scritti nei cieli.

I loro nomi saranno scritti nei cieli se avranno osservato la sua Parola: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano! Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.

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Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande» (Mt 7,13-14.21-27).

Questa regola è universale. Non si va in paradiso perché si è papi, vescovi, presbiteri, diaconi, cresimati, battezzati. Si va in Paradiso se abbiamo edificato la nostra casa sulla roccia della Parola di Gesù Signore. È regola universale, immodificabile, immortale. Si costruisce sulla Parola, si entra nel Regno eterno. Non si costruisce sulla Parola, mai si potrà entrare nel Regno eterno di Dio.

Nell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo, più volte è scritto che entrerà nella Gerusalemme celeste chi ha il nome scritto nel libro della vita. Anche l’Apostolo Paolo parla del libro della vita: “E prego te pure, mio fedele collaboratore, di aiutarle, poiché hanno combattuto per il vangelo insieme con me, con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita (Fil 4, 3). Il vincitore sarà dunque vestito di bianche vesti, non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi Angeli (Ap 3, 5). L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello immolato (Ap 13, 8). La bestia che hai visto era ma non è più, salirà dall’Abisso, ma per andare in perdizione. E gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, stupiranno al vedere che la bestia era e non è più, ma riapparirà (Ap 17, 8).  E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco (Ap 20, 15). Non entrerà in essa nulla d’impuro, né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello (Ap 21, 27).  Ora, se lo Spirito Santo rivela che entreranno nella Gerusalemme del cielo quanti hanno il loro nome scritto nel libro della vita, perché noi dichiarando menzogna e falsità la rivelazione dello Spirito Santo, diciamo che tutti entreranno nella Gerusalemme del cielo? Se è vera la nostra parola, si dichiara lo Spirito Santo menzognero. Ma potrà mai lo Spirito della purissima verità trasformarsi in Spirito di menzogna e di falsità?

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 10,1-12.17-20

Ogni parola che contraddice o in poco o in molto la Parola dello Spirito Santo, è menzogna e falsità. La madre di Dio ci liberi da ogni falsità.

Fonte