Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 3 Agosto 2022

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MERCOLEDÌ 03 AGOSTO – DICIOTTESIMA SETTIMANA T. O . [C]

«È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

La Parola di Dio manifesta il cuore di Dio. La parola dell’uomo manifesta il cuore dell’uomo. La Parola di Dio rivela chi è il Signore nostro Dio. La parola dell’uomo rivela chi è l’uomo nel suo intimo. Se la parola dell’uomo è cattiva, l’uomo è cattivo nel suo cuore. Se la parola è buona l’uomo manifesta la bontà del suo cuore. Se la parola è ricca di verità, l’uomo rivela che il suo cuore è ricco di verità. Se la parola è di menzogna, di inganno, di invidia, di gelosia, di falsità, di tenebre, di calunnia, l’uomo attesta che il suo cuore è menzogna, inganno, invidia, gelosia, falsità, tenebre.

Con la parola l’uomo può distrugge un altro uomo. Per una sua parola falsa lo può anche mandare a morte. Tanto potente è la parola dell’uomo: per una sua parola può salvare e per una sua parola può uccidere. Se il cuore è cattivo, anche la preghiera è cattiva. Non può nascere dal cuore cattivo una preghiera buona. Prima è necessario cambiare il cuore. Cuore buono preghiera buona. Cuore pieno di fede, parola piena di fede. Cuore stolto, preghiera stolta. Cuore saggio, preghiera di saggezza e di intelligenza, preghiera santa.

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La donna cananea ha un cuore ricco di amore per la figlia che è tormentata da uno spirito impuro. Per amore si umilia dinanzi a Cristo Gesù. Se Gesù le avesse chiesto di gettarsi nel fuoco dell’inferno in cambio della salvezza della figlia, lei non avrebbe esitato un istante. È il suo amore che la rende sapiente e intelligente. Lei vuole strappare il miracolo a Gesù e glielo strapperà, costi quel che costi, anche la più grande delle umiliazioni. Quando Gesù le dice che non si può prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini, lei risponde che, per legge umana mai scritta, i cagnolini hanno il diritto di mangiare le briciole che cadono dalla mensa del padrone. I figli non muoiono di fame per una briciola che cade. Ma il cagnolino si può anche saziare mangiano una briciola dopo l’altra.

Ora che Gesù faccia cadere una briciola non lo rende disobbediente alla voce del Padre suo, allo stesso modo che un padre non manca di carità e di giustizia verso il figlio se fa cadere qualche briciola dalla sua tavola e lascia che la mangino i cagnolini. Cuore pieno di amore. Risposta ricca di amore. Dinanzi a queste parole di amore, potrà Gesù negare la grazia? Se la negasse, attesterebbe di non amare. Ma Lui è il Maestro nell’amore, nella carità, nella giustizia, nella misericordia. Non può il Maestro essere superato dall’amore della donna. Deve Lui superare in amore la donna. Subito le concede la grazia. Per questa tua parola ricca di purissimo amore, la grazia ti viene accordata. Così la donna insegna ad ogni uomo come si prega: con una parola ricca di amore, piena di saggezza e di intelligenza. Per fare questo ogni cuore dovrà essere stracolmo di amore, come il cuore di questa donna è stracolmo di amore.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 15,21-28

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Ora chiediamoci. Quanto grande è l’amore del nostro cuore, quando ci presentiamo dinanzi al Signore per pregare? Ma con quale amore il nostro cuore dovrà essere colmato, perché la nostra preghiera venga esaudita? Prima di tutto dobbiamo avere il cuore pieno di amore per Cristo Gesù ed è pieno di amore se è ricco di fede per Lui.

Poi dovrà essere pieno di amore per ogni nostro fratello. La preghiera deve essere sempre il frutto dell’amore più grande per Cristo Signore e per ogni uomo. La donna sa che Gesù può guarire sua figlia. Lascia che il suo amore interceda, che la sua sapienza e intelligenza risponda e la grazia è ottenuta. Così la donna diviene per noi modello ed esempio della vera preghiera. Se noi siamo vero corpo di Cristo, la persona per la quale preghiamo è parte di noi. La grazia per gli altri è come se la chiedessimo per noi stessi.

La madre vuole il più grande bene per sua figlia, ma sua figlia è carne dalla sua carne e osso dalle sue ossa. Sa però che il suo amore non basta per dare pienezza di vita a sua figlia. Sa che occorre l’aiuto di Cristo Gesù. Ecco l’altra verità della nostra preghiera. Il nostro amore non è sufficiente perché l’altro viva, occorre la grazia, l’amore, la compassione di Cristo Gesù, che è compassione del Padre, nello Spirito Santo.

Sempre questa verità va custodita gelosamente nel cuore. Oggi l’uomo pensa di bastare perché l’altro possa vivere bene. Questo è un pensiero perverso. Tutto il nostro amore, senza aggiungere l’amore di Cristo, è nulla. L’altro mai entrerà nella pienezza di vita. La Madre di Dio ci aiuti a comprendere.

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