VENERDÌ 29 LUGLIO – DICIASSETTESIMA SETTIMANA T. O . [C]
SANTA MARTA
Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Il cuore del Vangelo secondo Giovanni è la verità su Cristo Gesù, il solo Figlio di Dio per eternità e divinità. Il Figlio di Dio che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi. Questa verità è così annunciata nel Prologo: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato (Cfr. Gv 1,1-18). Divinità ed eternità sono purissima essenza della verità di Gesù. Non è un uomo che si fa Dio. Di uomini che si fanno Dio o uguale a Dio il mondo ne è colmo. Ma solo il Figlio Unigenito del Padre, il Verbo Eterno, Dio in principio, Dio presso Dio, si è fatto carne, vero uomo. Cristo Gesù è questa verità divina ed eterna.
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Eternità, divinità, figliolanza di Gesù per generazione eterna dal Padre, fanno la differenza con ogni altro uomo. Ogni altro uomo è figlio di Adamo. Cristo Gesù prima che essere figlio di Adamo è il Creatore di lui. Nella pienezza del tempo Gesù è divenuto figlio di Adamo senza però contrarre la sua pesante eredità, frutto del suo peccato. Poiché ogni altro uomo, chiunque esso sia, piccolo o grande, dotto o non dotto, ricco o povero, ha ereditato l’eredità di Adamo, ha bisogno di essere redento e salvato per Cristo, in Cristo, con Cristo.
Questa differenza eterna e divina va oggi predicata più di ieri. Oggi sul Cristo Gesù si vuole fare scendere un velo di silenzio. Non si vuole che Lui sia annunciato nella pienezza della sua verità. Neanche si vuole affermare che ogni altro fondatore di religione, chiunque esso sia, è stato creato da Cristo in vista di Cristo e se vuole entrare nella vita vera anche lui deve piegare il suo ginocchio dinanzi a Colui che è il solo nome nel quale è stabilito che noi veniamo salvati. Mettendo sotto una tenda di silenzio Cristo Gesù altro non facciamo che condannare il mondo alla grande guerra di ignoranza, idolatria, immoralità, ingiustizia, malcostume, libertinaggio. L’uomo viene abbandonato ai suoi istinti peggiori. Chi non predica Cristo Gesù è il più grande nemico dell’uomo. Lo condanna a rimanere nella sua morte.
LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 11,19-27
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L’umanità è un immenso lago di peccato sorretto da una parete fragilissima. Più noi accumuliamo i peccati, più il lago ingrossa e più la parete è a rischio di rottura. Ora solo Cristo Gesù toglie il peccato del mondo e solo Lui dona la grazia e lo Spirito Santo che ci aiutano a non peccare. Se Cristo non è posto con potenza nella nostra storia, il lago sovrabbonderà di peccati e la catastrofe sarà inevitabile. La diga non reggerà e saremo tutti devastati dal diluvio del male che si abbatterà su di noi.
Il Padre, Dio, il Creatore, il Signore, solo Cristo Gesù ha dato al mondo come rimedio contro il peccato. Altri rimedi non esistono. Poiché oggi si adora un falso Cristo, si ha anche un falso rimedio contro il peccato. Ma ogni falso rimedio altro non fa che aprire la porta al peccato, anziché chiuderla. Ma chi deve portare con potenza Cristo nella storia è ogni membro del corpo di Cristo. Come poterà Cristo nella storia?
Portando se stesso come vero corpo di Cristo, come vera sua Parola, vera sua vita, sempre condotto e mosso dal suo Santo Spirito. È il cristiano il Cristo visibile ed è del Cristo visibile che l’umanità oggi ha bisogno. Il Cristo visibile però dovrà essere in tutto conforme al Cristo invisibile, conformandosi a Lui nel volere e nell’operare, sempre, in tutto. Senza la vera fede in Cristo, questa conformazione è impossibile e di conseguenza il cristiano diviene un falso rimedio contro il peccato del mondo.
Sono le nostre opere e le nostre parole che attestano se siamo veri o falsi rimedi contro il peccato. Se noi adoriamo un falso Cristo Gesù, sempre saremo falso rimedio contro il male. La fede di Marta in Cristo è quasi perfetta. Cosa manca perché raggiunga la sua perfezione? L’aggiunta che fa l’Apostolo Giovanni alla fine del suo Vangelo: “Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome” (Gv 20,30-31).
La Madre di Gesù ci faccia di purissima fede in Cristo Signore.