Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 29 Dicembre 2021

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MERCOLEDÌ 29 DICEMBRE – OTTAVA DI NATALE [C]

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».

Simeone chiede a Dio di lasciare che lui possa morire in pace. Ha visto il Messia del Signore. Si è compiuta la prima parte della profezia dello Spirito Santo a lui rivolta. Ora si può compiere la seconda parte: quella che riguarda la sua morte. Ricordiamo quanto lo Spirito Santo aveva preannunciato a Simeone: “Che non avrebbe visto la morte senza aver prima veduto il Messia del Signore”. Simeone sarebbe morto solo dopo aver veduto il Messia di Dio. Il Messia di Dio da lui è stato visto, lo tiene ancora tra le sue braccia, può morire in pace. Simeone attesta il compimento della profezia dello Spirito Santo con parole che rivelano in pienezza la verità di Cristo Gesù. Chi è il Messia di Dio secondo Simeone? Il Messia di Dio è la salvezza di Dio: “La tua salvezza”. Dio salva per mezzo del suo Messia. Il Messia non è una tra le tante salvezze di Dio. È l’unica e sola salvezza. Dio non ha altra salvezza se non il suo Messia. Messia e salvezza di Dio si identificano, sono una cosa sola. Questa verità deve fissarsi nel cuore di ogni uomo. Non c’è altra vera salvezza di Dio fuori del suo Messia.

Chi è ancora il Messia di Dio che Simeone canta al nostro cuore e al nostro spirito? Il Messia non è una salvezza particolare, singolare, per un uomo, pochi uomini, un popolo, pochi popoli, un tempo, pochi tempi. È invece la salvezza che Dio ha preparato davanti a tutti i popoli. Tutti i popoli vedendo il Messia di Dio devono sapere cosa è la vera, piena, perfetta salvezza di Dio. Nessun popolo viene escluso dalla salvezza di Dio, da questa salvezza di Dio, cioè dal Messia. Tutti i popoli devono venire a conoscenza di questa salvezza. Tutti i popoli dovranno entrare in essa. Questa salvezza è universale: davanti a tutti i popoli, per tutti i popoli, davanti ad ogni uomo, per tutti gli uomini. Il Messia è il vero Salvatore dell’uomo, il vero Salvatore del mondo. Chi prepara questa Salvezza è Dio. Chi è il Dio di cui Simeone parla? È il Creatore unico, il solo Signore, il solo Dio di ogni uomo. È il Dio che ha fatto il Cielo e la terra. È il Dio che è il solo Signore del Cielo e della terra. Questo è il Dio di cui Simeone parla. Altro Dio non è conosciuto da Simeone. Altro Dio è anche impossibile da conoscere, perché non esiste.

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Chi è ancora il Messia di Dio per Simeone? È la luce che deve rivelare Dio in pienezza di conoscenza, di dottrina, di santità, di verità, di giustizia, di amore, di misericordia, di compassione, di bontà dinanzi alle genti. Chi vuole conoscere chi è il vero Dio non può rivolgersi all’Antico Testamento. Non può andare neanche ad altri Libri o Testi Sacri. Neanche questi rivelano chi è Dio secondo verità e carità. Chi vuole sapere chi è esattamente Dio deve guardare a questa Luce, al Messia del Signore che è quel Bambino che Simeone tiene tra le braccia. Cristo Gesù è il vero rivelatore di Dio. È Lui la luce che illumina dinanzi a tutte le genti il vero mistero di Dio e lo svela nella sua piena verità. Queste parole trovano conferma nelle parole che dirà Cristo Gesù su se stesso come unico, solo conoscitore del Padre, come unico, solo rivelatore del Padre. Chi non conosce Cristo Gesù non conosce Dio in pienezza di verità, di carità, di misericordia, di giustizia, di salvezza. Chi non conosce Cristo non conosce chi è Dio. Si illude di conoscerlo, ma non lo conosce. La conoscenza vera di Dio è solo dalla vera conoscenza di Cristo.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 2,22-35

Giuseppe e Maria si stupiscono delle cose che si stanno dicendo del Bambino. Si stupiscono essenzialmente per due motivi: Perché nessuno sapeva chi era Gesù, al di fuori di loro stessi. Perché le parole di Simeone sono pienissima e purissima verità di Gesù. Queste parole non possono venire da un cuore e da una mente umana. Sono parole che vengono dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo avvolge la vita di questo Bambino e la rivela a chi vuole, come vuole, quando vuole. Simeone conosce e parla del Bambino per ispirazione e l’ispirazione è sempre dello Spirito di Dio.

Ora Simeone parla direttamente alla Vergine Maria. Dice a Maria cosa opererà il Messia del Signore in seno al popolo del Signore e nel mondo intero. Il Messia è per la caduta e la risurrezione di molti in Israele. Queste parole dicono una sola cosa, annunziano una tremenda verità. Chi accoglie Cristo Gesù accoglie la salvezza preparata da Dio dinanzi a tutti i popoli. Chi rifiuta Cristo Gesù rifiuta la salvezza di Dio. Rifiutando la salvezza di Dio non ha altra salvezza cui aggrapparsi. Chi rifiuta il Messia del Signore cade dalla salvezza, la perde e si perde. Si perde perché ha rifiutato il Messia, la salvezza preparata per lui da Dio. Chi invece accoglie il Messia, risuscita, rinasce, entra nella vera salvezza. Abbandona ogni salvezza parziale o incompleta ed entra nella salvezza piena, duratura, perfetta. Il Messia di Dio non è una salvezza facoltativa, dinanzi ad altre salvezze anch’esse buone. Cristo Gesù è la salvezza di Dio, la sola, l’unica. Altre salvezze non esistono. Dio non le ha preparate. Gesù è anche segno di contraddizione. In che senso Gesù è segno di contraddizione secondo le parole di Simeone? Dinanzi a Lui ogni cuore si manifesterà nella sua verità, se è vero, nella sua falsità, se è falso. Con lui non c’è ipocrisia nella quale nascondersi. Non esistono finzioni. Lui conosce i pensieri degli uomini prima che da essi vengano concepiti, formulati, pronunciati. Purtroppo oggi di tutta la purissima verità di Cristo se ne sta facendo una menzogna e una falsità. Siamo responsabili.

Simeone associa la Vergine Maria al martirio di Gesù. Cristo è stato trafitto nella carne, inchiodato nelle mani e nei piedi. La Vergine Maria è trafitta nell’anima, inchiodata nel suo spirito. Gesù è sulla croce. La Vergine Maria è ai piedi della croce. Il dolore del Figlio è dolore della Madre e il dolore della Madre è dolore del Figlio. Un solo dolore, un solo martirio. Perfetta comunione di vita, di amore, di verità, di martirio.

Gesù è segno di contraddizione perché dinanzi a Lui si svelano i pensieri di molti cuori. Se il cuore è semplice, puro, giusto, santo, amante della verità dinanzi a Cristo Gesù rivelerà questa sua essenza di bene. Se il cuore è torpido, tenebroso, invidioso, superbo, nemico di Dio e della verità, soffocatore della verità, dinanzi a Cristo Gesù manifesterà questa sua natura. Dinanzi a Cristo Gesù non reggerà nessuna ipocrisia. Ama Dio chi accoglie Lui, Cristo Gesù. Non ama Dio chi non accoglie Lui, Cristo Gesù. Nessuno potrà dirsi vero credente senza Gesù Signore. Il vero credente accoglie Gesù Signore. Il falso credente lo rigetta, lo rinnega, lo rifiuta. Dinanzi a Cristo Gesù la luce manifesterà di essere luce e le tenebre si riveleranno tenebre. Ogni cuore svelerà se stesso dinanzi al Messia di Dio. La malizia e l’ipocrisia non regge dinanzi a Gesù Signore.  La Madre di Gesù ci aiuti a predicare, annunciare, testimoniare Cristo Signore sul modello e l’esempio di Simeone.