SABATO 28 MAGGIO – SESTA SETTIMANA DI PASQUA [C]
Il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
Il Padre ama l’uomo di amore eterno. Per amore lo ha creato e lo ha fatto a sua immagine e somiglianza. Per amore ha mandato il suo Figlio Unigenito per operare la sua redenzione. Lo Spirito Santo attraverso l’Apostolo Paolo così rivela questo mistero: “Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione (Rm 5,1-11).
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Se il Padre ha dato il Figlio suo quando eravamo empi, lontano da Lui, peccatori, ora che siamo stati redenti in Cristo, c’è qualcosa che Lui non ci darà? Ecco cosa ancora rivela lo Spirito Santo sempre per bocca dell’Apostolo Paolo: “Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati. Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore (Rm 8,28-39).
Cristo Gesù è il Figlio amato del Padre. Al Figlio che ha amato il Padre fino al dono totale della sua vita, il Padre ha dato ogni cosa. Ha messo nelle sue mani il cielo e la terra, il tempo e l’eternità. L’ha innalzato a Signore dei signori e a Principe dei re della terra. Non solo gli ha dato tutto, mai gli negherà una sola cosa. Tutto gli ha dato e tutto gli darà. Lo stesso principio e la stessa verità vale per coloro che amano Cristo Gesù e in Cristo Gesù amano il Padre con sapienza, intelligenza, fortezza, pietà nello Spirito Santo. Vi sarà qualcosa che il Padre potrà loro negare? A quanti amano il Figlio del suo Amore eterno Lui tutto darà. È sufficiente che glielo chiedano. Anche i desideri nascosti e inespressi del cuore Lui esaudirà, per amore del Figlio suo. Ecco allora il segreto dell’ascolto della preghiera del discepolo di Gesù: un amore per Gesù in tutto simile all’amore che Gesù ha avuto per il Padre suo, consegnando a Lui tutta la sua vita al fine di fare solo e sempre la sua volontà.
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LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 16,23b-28
La forza della nostra preghiera è l’amore per Gesù Signore. Se noi non amiamo Cristo e di certo non lo amiamo quando non predichiamo, proclamiamo, annunciamo, difendiamo la sua verità, il Padre mai potrà ascoltare una sola nostra preghiera. Possiamo anche pregare giorni e giorni. Saremo come i falsi profeti di Baal sul monte Carmelo. Essi pregarono per una intera giornata e il fuoco non discese dal cielo. Elia disse una sola Parola e non solo il fuoco discese, discese anche un’acqua torrenziale per fecondare la terra riarsa per una siccità lunga tre anni e sei mesi. La Madre di Dio ci ottenga di amare Gesù con il suo amore.