Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 28 Gennaio 2023

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SABATO 28 GENNAIO โ€“ III SETTIMANA T. O. [A]

Poi disse loro: ยซPerchรฉ avete paura? Non avete ancora fede?ยป. E furono presi da grande timore e si dicevano lโ€™un lโ€™altro: ยซChi รจ dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?ยป.

La fede รจ nella persona. La persona รจ rivelata dalla parola e dalle opere che essa dice e compie. Gli Apostoli seguono Gesรน. Dai miracoli da lui compiuti, dai segni da lui fatti, dai prodigi da lui operati, dalle parole dette, avrebbero dovuto giร  avere una fede formata nella sua Persona. A quale fede essi sarebbero giร  dovuti pervenire? Alla fede che Gesรน รจ piรน grande di Mosรจ e di tutti i profeti dellโ€™Antico Testamento. Alla fede che dinanzi a Gesรน non vi sono cose impossibili. Ma anche ad una fede superiore: Se lui ha detto di passare allโ€™altra riva, allโ€™altra riva si passerร . Che vi sia vento o non vi sia vento, che la barca affondi o rimanga a galla, con la barca o senza barca, allโ€™altra riva si passerร . Come questo avverrร  non รจ dato ad essi di conoscerlo. Ma allโ€™altra riva si passerร .

Facciamo una analogia con la fede di Abramo. Il Signore ha detto ad Abramo che la sua discendenza sarebbe stata piรน numerosa delle stelle del cielo e dei granelli di sabbia del lido del mare. Ecco cosa chiede ora il Signore ad Abramo: ยซPrendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, vaโ€™ nel territorio di Mรฒria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherรฒยป. Abramo si alzรฒ di buon mattino, sellรฒ lโ€™asino, prese con sรฉ due servi e il figlio Isacco, spaccรฒ la legna per lโ€™olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato (Gen 22,1-3). Ecco come lo Spirito Santo per bocca dellโ€™Apostolo Paolo rivela le profonditร  della fede di Abramo, fede dalla quale scaturisce la sua obbedienza: โ€œEgli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e cosรฌ divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Cosรฌ sarร  la tua discendenza. Egli non vacillรฒ nella fede, pur vedendo giร  come morto il proprio corpo โ€“ aveva circa cento anni โ€“ e morto il seno di Sara. Di fronte alla promessa di Dio non esitรฒ per incredulitร , ma si rafforzรฒ nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perchรฉ gli fu accreditato come giustizia.

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E non soltanto per lui รจ stato scritto che gli fu accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesรน nostro Signore, il quale รจ stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed รจ stato risuscitato per la nostra giustificazioneโ€ (Rm 4,16-25). Abramo nellโ€™ora della prova sempre ha conservato la fede nel Dio nel quale credeva. Il suo Dio รจ lโ€™Onnipotente. Dal nulla gli ha dato Isacco, perchรฉ glielo ha dato dal nulla della sterilitร  di Sara e in piรน anche infinitamente oltre il limite della sua etร , e dal nulla della morte glielo avrebbe ridato. Al suo Dio Onnipotente nulla รจ impossibile. Questa fede Gesรน chiede in questa notte ai suoi Apostoli. Essi avrebbero dovuto credere che se anche la barca fosse affondata, essi avrebbero raggiunto lโ€™altra riva. Lo aveva detto Gesรน. Mai Gesรน avrebbe portato i suoi discepoli nel mare per affondare in esso. La tempesta รจ prova per la loro fede.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 4.35-41

La nostra fede รจ sempre provata. La storia potrร  essere anche di tempesta. Chi crede in Cristo Gesรน deve sempre conservare la sua fede. Qual รจ la fede da conservare nella tempesta della storia? Una sola: questa tempesta รจ per provare la mia fede in Cristo. Se credo che la salvezza Cristo Gesรน la opererร  nella tempesta, allora ho fede in Lui. Se invece gli chiedo che faccia finire la tempesta, allora ancora non ho fede in Lui. Lui non รจ passato attraverso la tempesta della croce? Non visse fino in fondo quella tempesta? Il Padre non lo ha liberato dalla tempesta. Lo ha liberato nella tempesta. Infatti la morte lo ha ingoiato e Lui รจ sceso nello stesso regno della morte e gli ha dato una vita eterna, una vita spirituale, gloriosa, incorruttibile, immortale.

La non fede degli Apostoli oggi produce un grandissimo miracolo nel loro cuore. Si pongono una domanda โ€“ Chi รจ dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono? โ€“ alla quale viene data implicita risposta: โ€œSolo Dio puรฒ comandare al mare e al vento. Solo a Dio il mare e il vento obbedisconoโ€. Gesรน si rivela uguale a Dio nella sua Persona, perchรฉ comanda in suo nome. Non comanda nel nome di Dio e neanche per ordine di Dio. Ora, nessuno puรฒ comandare nel suo nome se lui non รจ Dio.

Da una richiesta al Signore fatta per paura, per poca fede, per non fede, quando questa richiesta viene esaudita, sempre una fede piรน grande deve nascere nel nostro cuore e iniziare a guidare la nostra vita. Ora i discepoli sanno che Gesรน รจ ben oltre i Profeti e molto oltre lo stesso Mosรจ. Ancora la perfetta fede nella divinitร  di Cristo deve fare ulteriori passi, ma siamo giร  sulla retta via. รˆ questa la divina pedagogia: attraverso la storia condurre i suoi discepoli alla perfetta fede in Gesรน Signore. La Madre di Gesรน ci aiuti a camminare di fede in fede fino al raggiungimento della fede perfetta.

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