Il commento alle letture del 28 Dicembre 2019 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Rachele piange i suoi figli
SABATO 28 DICEMBRE (Mt 2,13-18)
Rachele รจ immagine di Gerusalemme. Essa piange perchรฉ tra i suoi figli alcuni sono morti per spada, altri per fame, altri per peste e molti altri sono stati strappati e condotti in esilio in Babilonia. Il Signore consola questa madre in pianto. Domani le asciugherร ogni lacrima. Le darร i suoi figli nella conversione e nella fedeltร allโalleanza. Per il peccato le sono stati tolti. Per la grazia e la fedeltร le vengono ridonati. Ecco la parola della profezia: โCosรฌ dice il Signore: ยซUna voce si ode a Rama, un lamento e un pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, e non vuole essere consolata per i suoi figli, perchรฉ non sono piรนยป. Dice il Signore: ยซTrattieni il tuo pianto, i tuoi occhi dalle lacrime, perchรฉ cโรจ un compenso alle tue fatiche โ oracolo del Signore โ: essi torneranno dal paese nemico. Cโรจ una speranza per la tua discendenza โ oracolo del Signore โ: i tuoi figli ritorneranno nella loro terra. Ho udito รfraim che si lamentava: โMi hai castigato e io ho subito il castigo come un torello non domato. Fammi ritornare e io ritornerรฒ, perchรฉ tu sei il Signore, mio Dio. Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito; quando me lo hai fatto capire, mi sono battuto il petto, mi sono vergognato e ne provo confusione, perchรฉ porto lโinfamia della mia giovinezzaโ (Ger 31,15-19). Sempre il peccato toglie. Sempre la conversione e la fedeltร a Dio ridona in una maniera ancora piรน mirabile. Se i figli di Gerusalemme fossero rimasti a lei, avrebbe lei avuto dei figli idolatri, immorali, ingiusti. Per un momento le sono stati tolti. Ora li ha ma non piรน da idolatri.
Anche alle madri di Betlemme i figli sono stati tolti, non per un loro peccato e neanche per il peccato delle madri. Sono stati tolti per un orrendo peccato di stoltezza dal superbo, empio, insipiente re Erode. Questi, accecato dalla sua superbia, che sempre sfocia nellโempietร , pensava che il nato Re dei Giudei domani gli avrebbe tolto il regno. Ma Gesรน non รจ venuto per togliere il regno a nessun re di questo mondo. Lui invece รจ venuto per fare ogni uomo re del suo regno di gloria e di luce eterna. Per questo peccato i figli sono state tolti alla madri. Ma sono stati tolti solo per un momento. Il Signore li ha loro ridati rivestiti di gloria immortale. La Chiesa celebra il loro martirio. Essi sono martiri perchรฉ hanno preso il posto di Cristo Signore. Il Padre celeste permette che venga tolta la vita del corpo, ma per rivestire anima e corpo con la sua luce eterna. Il male fatto dal peccato dellโuomo viene eternamente ricompensato con una gloria che va al di lร di ogni di ogni nostro merito e della stessa vita offerta a Lui, per rimanere fedeli alla sua alleanza e al suo amore. Mai il Signore rimane debitore presso qualcuno. Mai qualcuno potrร gloriarsi di aver fatto qualcosa che non sia giร a Lui dovuta. La vita รจ del Signore fin dal primo istante del suo concepimento.
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: ยซรlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta lร finchรฉ non ti avvertirรฒ: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderloยป. Egli si alzรฒ, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiรฒ in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: DallโEgitto ho chiamato mio figlio. Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriรฒ e mandรฒ a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giรน, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compรฌ ciรฒ che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: Un grido รจ stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perchรฉ non sono piรน.
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La storia non va guardata mai con gli occhi del tempo e peggio con gli occhi del peccato. Essa va guardata con gli occhi dellโeternitร e della luce che viene a noi dallo Spirito Santo. Guardare la storia dal tempo o dal peccato provoca in noi reazioni di stoltezza e di grande insipienza. Porta anche a giudicare e a condannare. Guardata invece con gli occhi dello Spirito Santo e dellโeternitร , ci si consegna alla divina volontร e si adora il suo mistero. La storia รจ il mistero dato allโuomo. Essa puรฒ essere condotta nella gioia eterna o nella perdizione per sempre. Questi bambini, morti innocenti per causa della stoltezza di un re, hanno portato la loro storia nella beatitudine eterna. Erode nella sua stoltezza ha portato invece la storia nella tenebre e nella perdizione.
Madre di Dio, Angeli, Santi, guidateci a portare la nostra vita nelle dimore eterne.