Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 28 Aprile 2021

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La parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno

MERCOLEDÌ 28 APRILE (Gv 12,44-50)

È verità. La nostra salvezza è in Cristo, per Cristo, con Cristo. Si ascolta la sua Parola, si crede in Lui. Perseveriamo nella fede siamo salvi. Non crediamo in Lui, o non perseveriamo nella fede siamo condannati nell’ultimo giorno, che è il giorno del giudizio: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.  E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio»” (Gv 3,16-21). Questa verità è anche annunziata da Gesù nel Vangelo secondo Marco: “E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano” (Mc 16,15-20). La salvezza è nella fede in Cristo. Si ha fede in Cristo se si ha fede nella sua Parola e finché si ha fede nella Parola. Cristo Gesù, Parola, fede, salvezza sono una cosa sola. Una cosa sola devono sempre rimanere.

In quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

San Paolo dice ai Giudei che rifiutano la Parola di Cristo Gesù e quindi rifiutano Cristo Gesù, che essi non si giudicano degni della vita eterna, lui si rivolgerà ai pagani: “Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra». Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo” (At 13,44-52). La Parola di Cristo, il suo Vangelo, va predicato a tutti. Oggi, sostituendosi alla divina volontà e disobbedendo al comando di Cristo, molti cristiani vanno dicendo che il Vangelo non si deve più predicare al mondo. Si offendono le persone se vengono invitate alla conversione. Questo dire e questo pensare e agire contraddice tutta la Parola di Gesù.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che obbediamo ad ogni Parola di Gesù.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.