Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 26 Aprile 2021

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Io sono la porta delle pecore

LUNEDÌ 26 APRILE (Gv 10,1-10)

La porta delle pecore è Gesù nella sua Parola di vita eterna, verità, luce, giustizia, rivelazione del mistero del Padre dal quale è anche il mistero dell’uomo per creazione. Si vive la Parola di Gesù, si entra nel regno dei cieli, ci si incammina sulla via che porta al regno eterno nel paradiso. Gesù è la roccia sulla quale va costruita la nostra casa eterna: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!  Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande»” (Mt 7,13-14.21-27).

Ma basta credere nella sua Parola per entrare nella vita eterna. No. Questa fede non basta. Non vi sarebbe alcuna differenza con Mosè o gli altri profeti dell’Antico Testamento. Si deve divenire per mezzo del battesimo un solo corpo con Cristo e con gli altri sacramenti raggiungere la pienezza della conformazione a Lui, ognuno nel rispetto della nuova creazione operata in lui dallo Spirito Santo: “Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa” (Gal 3,26-29). Se non si diviene un solo corpo con Cristo, non si è sulla via che porta al regno. È Cristo la via e solo Lui: “Io sono la via, la verità, la vita”. Tutto si deve compiere in Cristo, con Cristo, per Cristo. Di conseguenza tutto deve avvenire nel suo corpo che è la Chiesa, nella Chiesa, per la Chiesa, con la Chiesa. Cristo e la Chiesa sono inseparabili in eterno.

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Oggi è questa la vera crisi della Chiesa: molti dei suoi figli annunciano una porta di salvezza che non è più Cristo Gesù. Alcuni si vergognano di predicare Cristo alle genti. Si preferisce entrare in dialogo con essi al fine di trovare vie umane di salvezza. Questa è grande insipienza. Grande stoltezza. Se altre vie esistessero, il Padre le avrebbe manifestate a noi. Invece il Padre ci ha dato una sola via: Cristo Gesù nella sua Persona e nel suo corpo che è la Chiesa. La porta è Cristo e la sua Chiesa.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede in Cristo e nella sua Chiesa.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.