MARTEDÌ 24 GENNAIO – III SETTIMANA T. O. [A]
Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Oggi si parla molto di fratellanza universale. Si tratta di una fratellanza con Cristo o di una fratellanza senza Cristo? Proviamo a riflettere. Oggi abbiamo una molteplice varietà di cristiani che affermano di essere veri discepoli di Gesù. Abbiamo il cristiano adultero, il cristiano divorziato, il cristiano sodomita, il cristiano lussurioso, il cristiano pederasta, il cristiano pedofilo, il cristiano che convive non solo con la moglie del padre, ma anche con la figlia e la sorella, il cristiano capace di ogni calunnia, il cristiano dalla falsa testimonianza, il cristiano ladro, il cristiano rapinatore, il cristiano omicida, il cristiano che vive di ogni forma di superstizione, il cristiano superbo, il cristiano avaro, il cristiano goloso, il cristiano invidioso, il cristiano accidioso, il cristiano mercante di uomini, il cristiano sfruttatore dei suoi fratelli, il cristiano violento. Per ogni specie di vizio e di peccato abbiamo un particolare cristiano. Per questo cristiano la sua coscienza è monda, purissima, senza alcuna trasgressione, senza nessun peccato, senza alcuna imperfezione.
Siamo oltre ciò che rivela l’Apostolo Paolo nella Lettera ai Romani: “Uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia”. Oggi non abbiamo alcun soffocamento. Non esiste semplicemente il peccato per il cristiano. Il cristiano è riuscito a liberarsi anche dall’idea che qualcosa possa essere male morale. Non essendoci più il peccato neanche abbiamo bisogno di un redentore. Ecco l’altro motivo che rende il cristiano nemico della croce di Cristo: la dichiarazione di uguaglianza di tutte le religioni esistenti sulla terra. Senza il peccato, siamo tutti uguali per natura. Poiché tutti senza peccato, possiamo anche costruire sulla terra la fratellanza universale. Poiché senza peccato posso commettere qualsiasi ingiustizia: posso innalzare la falsità a purissima luce, l’odio a santissimo amore.
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Ma posso anche dichiarare la verità tenebra e odio l’amore purissimo. Nulla mi è vietato. Qualsiasi cosa io faccia è un bene per la Chiesa e per l’umanità. Tutto questo è avvenuto perché si è scritta una nuova Scrittura Santa portatrice di verità non consegnate ad essa dallo Spirito Santo. Dal Vangelo di Cristo Gesù si è passati ad un altro Vangelo. Le verità della Scrittura Santa sono state abrogate. Al loro posto è subentrato il pensiero dell’uomo fatto passare come purissima rivelazione. Privando la Scrittura della sua verità, anche la croce di Cristo abbiamo privato della sua verità. Siamo divenuti nemici della croce di Gesù Signore.
Ora è giusto che ci si chieda: come fa un cristiano adultero a formare vera fratellanza con il marito della donna con la quale lui è intento a fornicare? Conosciamo la fratellanza di Davide con il marito della donna con la quale lui ha fornicato. Ha fatto sì che venisse ucciso in battaglia: “La mattina dopo Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mano di Uria. Nella lettera aveva scritto così: «Ponete Uria sul fronte della battaglia più dura; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia». Allora Ioab, che assediava la città, pose Uria nel luogo dove sapeva che c’erano uomini valorosi. Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; caddero parecchi della truppa e dei servi di Davide e perì anche Uria l’Ittita” (Cfr 2Sam 11,1-27). Ecco la fratellanza del peccato: è una fratellanza di morte e non di vita.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 3,31-35
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Ogni dichiarazione deduttiva e argomentativa attraverso la quale, partendo da verità storiche e verità rivelate, si vuole giungere ad affermare la possibilità di edificare sulla terra la fratellanza universale, viene resa vana, inutile dalla parola di Cristo Gesù. Gesù non è venuto per predicare la fratellanza universale fondandola sulla legge del peccato. Sarebbe stata una predicazione inutile. Lui è venuto per predicare la vera fratellanza universale e questa è possibile solo divenendo tutti suoi fratelli, suoi veri fratelli.
Solo divenendo suoi veri fratelli si diviene veri fratelli gli uni degli altri, perché si diviene fratelli nella grazia e nella nuova natura generata in Lui, passando per le acque del Battesimo, per opera dello Spirito Santo. Solo se si diviene veri fratelli di Cristo si diviene veri fratelli gli uni degli altri. Come si diviene veri fratelli di Cristo? Facendo la volontà di Dio, e il Dio del quale dobbiamo fare la volontà è il Padre suo. Noi facciamo la volontà del Padre di Cristo Gesù, diveniamo fratelli di Cristo Gesù, diveniamo veri fratelli di ogni altro uomo che in Cristo fa la volontà del Padre suo.
Per quanti non sono nostri veri fratelli in Cristo, noi siamo chiamati ad essere veri fratelli di espiazione, di redenzione, di salvezza. Siamo fratelli allo stesso modo di Cristo Gesù: Lui è il fratello che espia il nostro debito e compie la nostra redenzione. In Lui, noi siamo fratelli di ogni uomo per espiare in Cristo il suo peccato e per compiere la sua redenzione. Se noi non siamo in Cristo, mai possiamo essere per gli altri fratelli di redenzione e di salvezza. Possiamo vivere solo una fratellanza di peccato, di schiavitù, di morte. La madre di Gesù ci aiuti. Vogliamo essere veri fratelli di vita in Cristo Gesù.