Va’ e d’ora in poi non peccare più
LUNEDÌ 22 MARZO (Gv 8,1-11)
A Davide il Signore ha perdonato sia il peccato di adulterio che di omicidio. Con il profeta Ezechiele scompare per sempre la lapidazione. Il Signore non gode della morte di chi muore. Gode invece di chi si converte e vive: “Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, parla ai figli del tuo popolo e di’ loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende uno di loro e lo pone quale sentinella e questi, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona il corno e dà l’allarme al popolo, se colui che sente chiaramente il suono del corno non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. Aveva udito il suono del corno, ma non vi ha prestato attenzione: sarà responsabile della sua rovina; se vi avesse prestato attenzione, si sarebbe salvato. Se invece la sentinella vede giungere la spada e non suona il corno e il popolo non è avvertito e la spada giunge e porta via qualcuno, questi sarà portato via per la sua iniquità, ma della sua morte domanderò conto alla sentinella. O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato. Tu, figlio dell’uomo, annuncia alla casa d’Israele: Voi dite: “I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere?”. Di’ loro: Com’è vero che io vivo – oracolo del Signore Dio –, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d’Israele?” (Ez 33,1-11). Il Signore è il Dio della misericordia e del perdono, della carità e della compassione. Fino al momento della morte, Lui darà all’uomo ogni grazia perché si possa convertire e vivere nel tempo e per l’eternità. In nulla il Signore si è risparmiato. Per la nostra vita ha dato il Figlio suo unigenito dalla croce. Il Crocifisso è il segno più alto della misericordia del Padre. Lui lo ha dato per la nostra conversione.
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
I farisei non credono nelle Scritture profetiche. Si servono di Mosè, ma per veicolare i loro pensieri che sono distanti dai pensieri di Dio più che l’oriente dall’occidente. Gesù non si può appellare ai profeti. Non può dire loro di chiedere alla donna che si converta e smetta di peccare. Neanche può permettere che venga lapidata. Non è questa la volontà del Padre. Gli viene in aiuto tutta la sapienza e l’intelligenza dello Spirito Santo. “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei”. Spariscono tutti. Gesù è senza peccato. Potrebbe scagliare la pietra. Ma Lui non è venuto per scagliare pietre, ma per proclamare, annunziare, pagare ogni debito per il perdono dei peccati. Lui non condanna la donna. Le dice però di non peccare più. Il perdono è sempre nel pentimento e nella promessa di non peccare più. Le soluzioni del cuore dell’uomo sono malvage, spietate, crudeli. Le soluzioni dal cuore di Dio ricche di misericordia.
Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci essere sempre dal cuore del Padre.
Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.