Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 22 Gennaio 2021

Perché stessero con lui e per mandarli

VENERDÌ 22 GENNAIO (Mc 3,13-19)

Perché gli Apostoli sono chiamati per stare con Gesù? Per ascoltare ciò che Lui dice e vedere ciò che lui fa, come lo dice e come lo fa. Domani saranno loro i continuatori della sua missione di salvezza. Timoteo ascolta e vede cosa e come l’Apostolo Paolo vive la missione della salvezza. Viene esortato a comportarsi allo stesso modo: “Sappi che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, empi, senza amore, sleali, calunniatori, intemperanti, intrattabili, disumani, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, amanti del piacere più che di Dio, gente che ha una religiosità solo apparente, ma ne disprezza la forza interiore. Guàrdati bene da costoro! Fra questi vi sono alcuni che entrano nelle case e circuiscono certe donnette cariche di peccati, in balìa di passioni di ogni genere, sempre pronte a imparare, ma che non riescono mai a giungere alla conoscenza della verità. Sull’esempio di Iannes e di Iambrès che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: gente dalla mente corrotta e che non ha dato buona prova nella fede. Ma non andranno molto lontano, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come lo fu la stoltezza di quei due. Tu invece mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi. Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona (2Tm 3,1-17).

Vedendo si apprende più che ascoltando. Vedere Cristo crocifisso, mentre è inchiodato sulla croce, e sentire parlare della sua crocifissione non sono la stessa cosa. Ecco perché il Vangelo va mostrato vissuto nel nostro corpo.

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli , perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

L’Apostolo Giovanni non solo ha visto, ascoltato, toccato, gustato Cristo Gesù. Lo ha anche contemplato nello Spirito Santo nella pienezza del suo mistero. Può essere vero suo testimone: “Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi –, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena” (1Gv 1,1-4).

Chi vuole compiere la missione della salvezza, deve conoscere di Gesù anche le modalità del suo respiro, le profondità della sua anima, i desideri del suo spirito. Deve rivestirsi del suo stesso cuore. Questo potrà avvenire con una ininterrotta frequentazione di Lui. Come Gesù dimora nel seno del Padre e cammina tra gli uomini, così anche il suo discepolo deve abitare nel suo cuore e camminare tra gli uomini. Quando vi è distacco da Cristo Gesù, vi è distacco dalla sua missione.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che sempre dimoriamo nel cuore di Cristo.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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