Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 22 Agosto 2021

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Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Molti dei suoi discepoli dicono che la Parola di Gesù è dura e che non si può ascoltare. È dura la parola di Gesù perché per essi è dura la Parola della Scrittura. Quando i Comandamenti non vengono osservati, il cuore si trasforma in pietra e tutto ciò che è da Dio diviene un peso. Se questo avviene, è perché si  vede secondo la carne, non si vede secondo lo Spirito. La carne neanche fa vedere la verità storica che accompagna la persona di Gesù. Sempre ci si scandalizza quando si guarda l’altro secondo la carne e non secondo lo Spirito. Ma per guardare secondo lo Spirito dobbiamo dimorare nei Comandamenti e nella Legge del Signore.

Ora Gesù rivela ai Giudei che Lui non è solo il figlio di Giuseppe. Lui ha delle origini più lontane. Prima di divenire carne, Lui era in principio presso Dio. “E se vedeste il Figlio dell’uomo salire dà dov’era prima?” Quando Gesù sale? Al momento della sua gloriosa ascensione. Cristo Gesù è nella carne, ma oltre la carne. È nel tempo, ma prima del tempo e dopo il tempo. Lui è dall’Eternità per l’eternità. Lui è in principio presso Dio. Prima della creazione Lui è. Tutta la creazione fu fatta per mezzo di Lui. Ma questa è verità invisibile. Se voi, dice Gesù ai Giudei, non pensate secondo lo Spirito, nello Spirito, non potete entrare nella vita che viene dalle mie Parole. Se pensate dalla carne, secondo la carne, mai entrerete nella vita. È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla. Le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Se voi accogliete nello Spirito le mie parole, allora voi conoscerete che esse sono spirito e sono vita. Sono la verità dell’uomo. Se l’uomo vuole rivestirsi di un spirito nuovo e entrare in una vita nuova, deve necessariamente aprirsi all’accoglienza delle parole di Gesù. Non di una sola parola, ma di tutte le sue parole. Sono le sue parole la Parola della vita. Gesù si rivela Persona che conosce ciò che c’è in ogni uomo. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono: in cosa non credono? In Gesù che ha parole di vita eterna. In Gesù che è il Pane vero, il Pane vivo disceso dal cielo. In Gesù che darà la sua carne da mangiare e il suo sangue da bere. In Gesù che non è solo figlio del falegname. Lui è prima. Gesù non ha bisogno di una conoscenza storica. La sua conoscenza è in principio. È nel momento in cui chiama Giuda che Lui sa che lo avrebbe tradito. È nel momento in cui parla ai discepoli, prima ancora di parlare, che sa che molti non avrebbero creduto. Lui cammina nella storia con conoscenza perfetta di essa.

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Ora Gesù ricorda che è il Padre che dona a Lui i cuori. Ogni persona che viene a Lui è un dono del Padre. Tutto è dal Padre. Cristo Gesù è il dono del Padre ad ogni uomo. Ogni uomo è dono a Cristo da parte del Padre. Il Padre dona Cristo agli uomini. Cristo si lascia donare. Il Padre vuole dare tutti gli uomini a Cristo. Molti non si lasciano donare. È questo il tremendo mistero della volontà dell’uomo, dalla quale dipende tutta la sua vita sia quella del tempo che quella dell’eternità. Questo mistero è l’essenza stessa dell’uomo. Si priva l’uomo della volontà, egli non è più uomo. Non solo dipende la vita della singola persona dalla volontà della singola persona, ma dipende la vita e la morte dell’intera umanità. Per la volontà di una sola persona tutta la terra potrebbe essere distrutta, rasa al suolo.  Basta una sola decisione per creare vita e una sola decisione per creare morte. Ecco perché il mistero della volontà è oltremodo tremendo. La vita e la salvezza del mondo è interamente posta nella volontà di Cristo Gesù. Ma anche oggi la vita e la salvezza del mondo sono interamente poste nella volontà di ogni discepolo di Gesù. Per la sua volontà la salvezza viene sulla terra. Ma anche per la sua volontà nessuna salvezza viene operata. Ogni discepolo di Gesù, per la sua missione, la sua conformazione sacramentale a Cristo, il carisma ricevuto, il ministero assunto è responsabile del mondo intero. Tutto è nella sua volontà.

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 6,60-69

Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Gesù sa che molti verranno meno. Ma non può accomodare la sua Parola, la sua verità, la sua offerta di vita eterna. Può il sole smettere di essere sole, perché alcuni uomini non amano il suo calore e odiano la sua luce? Dal suo calore e dalla sua luce dipende la vita di tutta la terra. Può l’acqua smettere di essere acqua? L’aria di essere aria? Se l’acqua smettesse di essere acqua, scomparirebbe la vita sulla terra, e così, se l’aria smettesse di essere aria, la terra diventerebbe un deserto. Così dicasi anche dell’acqua. Non vi sarebbe più alcuna vita sulla terra. La stessa cosa vale per Gesù: può Lui rinunciare ad essere verità, grazia, vita eterna per ogni uomo solo perché alcuni non credono? Se Gesù rinunciasse per avere questi discepoli dietro di sé condannerebbe l’umanità alla morte. La stessa cosa vale per la Chiesa: può la Chiesa oggi rinunciare alla sua verità, che è verità di Cristo, per avere qualche discepolo di falsità e non di verità, di ingiustizia e non di giustizia, di morte e non di vita? Darebbe la morte al mondo. Ma noi preferiamo discepoli di falsità e non di verità, per la Geenna del fuoco e non per la luce eterna. Preferiamo discepoli senza la verità del Vangelo e dei sacramenti, perché preferiamo una Chiesa senza la verità della Chiesa. Ma anche questa scelta fa parte del tremendo mistero della volontà dell’uomo. Il Padre ha messo tutto se stesso nelle mani del Figlio. Il Figlio è stato fedele alla volontà del Padre. Cristo ha posto tutto se stesso nelle mani della sua Chiesa. Ogni discepolo di Gesù questo deve sapere. Il suo Signore ha posto se stesso nelle sue mani. Da lui dipende se Cristo è vita per il mondo, oppure se non conta più nulla, perché tutto deve essere fatto senza di Lui, contro di Lui.

Gesù mai rinuncerà alla sua verità. Sappiamo che sarà per la confessione della sua verità che Lui sarà condannato a morte per crocifissione. Se lui rimarrà nella sua verità, sempre il Padre gli darà altri discepoli. “Disse allora Gesù ai Dodici: ‘Volete andarvene anche voi?’”. Potete. Se non credete nelle mie Parole, a nulla serve avere dei discepoli. Se credete alle mie Parole, allora potete rimanere e seguirmi sino alla fine. Tutto è dalla fede. La fede è nelle Parole di Gesù. Gesù è inseparabile dalla sua Parola. Si crede nella sua Parola, che si compone di molte Parole, si crede in Gesù, si segue Gesù secondo verità di fede. Non si crede, non c’è fede. Non serve seguirlo. A nome dei Dodici gli risponde Simon Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”. Possiamo cercare un altro sulla terra che ha parole di vita eterna? Non c’è. Non esiste. Il Padre a nessun altro ha dato queste parole. Per lasciare te dovremmo trovare un altro con parole più cariche di vita eterna delle tue. Ma questo non è dato né a noi né agli altri. Il Padre è geloso della sua Parola e l’ha posta sulle tue labbra. Esse sono labbra di purissima verità. Tutte le altre labbra di ogni altro uomo sono labbra di falsità o di verità parziale, lacunosa, incapace di dare la vita eterna. Il Padre ha dato te a noi e noi a te. In questa volontà del Padre dobbiamo vivere e morire. Tutto è dal Padre. E noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio. Cosa vuole insegnare a noi Simon Pietro? Prima Lui e gli altri Apostoli hanno creduto che Gesù è il Santo di Dio. Noi sappiamo che Pietro e gli altri hanno creduto sulla Parola. Prima in loro è venuta la fede. Poi hanno conosciuto per via storica che veramente, realmente la loro fede era ben fondata. Gesù è veramente, realmente il Cristo di Dio. La Madre di Gesù, la  Donna dalla fede purissima, ci aiuti. Vogliamo confessare Cristo Signore dinanzi al mondo secondo la pienezza della sua verità. Amen.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.