LUNEDÌ 21 FEBBRAIO – SETTIMA SETTIMANA DEL T.O. [C]
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Applichiamo quanto avviene nel deserto ai discepoli di Gesù: “Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm. Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle. Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada” (Es 17,9-13). I discepoli di Gesù sono mandati nel mondo per combattere la grande battaglia contro Satana e il suo esercito di angeli ribelli. Mai potranno sconfiggerlo con le loro sole forze. Essi dovranno essere insieme Mosè e Giosuè. Dovranno dimorare insieme in Dio con una preghiera incessante e sulla terra con la spada sempre in mano. Quando distaccheranno anche per un attimo la testa dal cielo, Satana ha la meglio su di loro. Anche quando non combatteranno contro Satana, Satana ha la meglio su di essi.
Ecco cosa rivela Paolo sul grande combattimento del discepolo di Gesù contro Satana e i suoi angeli ribelli: “ Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio.
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In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare (Ef 6,10-20). Non è sufficiente aver ricevuto da Cristo Gesù il potere di scacciare gli spiriti impuri perché questo avvenga sul comando degli Apostoli. Non solo gli Apostoli che devono scacciare gli spiriti impuri. È il Signore il solo che li può scacciare e per questo essi devono sempre invocare il Signore. Poiché lo spirito impuro è sempre dinanzi agli Apostoli, sempre essi dovranno invocare il Signore. Se il Signore non è invocato, Lui non agisce e lo spirito impuro non ci ascolta. Lui non ascolta l’uomo, ascolta solo Dio. L’uomo invoca Dio. Dio viene, comanda allo spirito impuro ed esso abbandona l’uomo.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 9,14-29
Ecco oggi il grande insegnamento che Gesù dona ai suoi Apostoli: “Io ho scacciato lo spirito impuro perché ho chiesto al Padre mio di scacciarlo. Lui è venuto e lo scacciato. A Lui lo spirito impuro deve ogni obbedienza. Voi invece non avete pregato. Avete pensato che avevate il potere di scacciarlo. Per questo non ci siete riusciti”. Questa legge vale per ogni discepolo di Gesù. Lo spirito impuro non si scaccia se non con il dito di Dio e il dito di Dio è solo di Dio. Lui viene ed opera con il suo dito quando noi glielo chiediamo. La Madre di Gesù ci aiuti nella nostra preghiera.