MARTEDÌ 20 SETTEMBRE – VENTICINQUESIMA SETTIMANA T. O . [C]
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Quanto Gesù insegna ai suoi Apostoli è Legge eterna stabilita dal Padre anche per Lui: “Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà” (Mt 10,32-39). “Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre».
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Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio»” (Lc 9,57-62). Gesù è venuto per elevare ogni legame di sangue tra gli uomini in legame di Spirito Santo. E questo può avvenire solo per la fede nel suo santissimo nome. Anche lui, Gesù, ha legami di carne e di sangue, perché anche Lui, oltre che vero Dio, è vero uomo. Lui è nato dal seno purissimo della Vergine Maria per opera dello Spirito Santo ed ha un legame di sangue con la Madre sua.
Ma questo legame di sangue sempre Lui lo ha vissuto nel legame soprannaturale, creato in lui dallo Spirito Santo. Anche la Vergine Maria ha sempre vissuto il legame di carne con il Figlio suo secondo la purezza del legame perennemente creato nel suo spirito, nella sua anima, nel suo corpo dallo Spirito Santo. Questo legame di carne, di parentela, di appartenenza, di popolo, di nazione, si stirpe, di sangue sempre dovrà essere trasformato in legame di Spirito Santo. È in questo legame che si costruisce il corpo di Cristo, corpo nel quale ogni uomo diviene fratello dell’altro uomo nella purissima comunione dello Spirito Santo. È in questo legame di Spirito Santo che nasce la fratellanza universale.
Si può essere veri fratelli di luce, verità, pace, giustizia, carità, misericordia, pietà, compassione, riconciliazione, perdono solo se si è nella Parola di Cristo Gesù e si consacra la vita ad essa. Si è nella Parola di Gesù se si è un solo corpo con Cristo. Se non si è nella Parola e non si è in Cristo, mai si potrà essere fratelli di Cristo.
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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 8,19-21
Gesù non rinnega la Madre sua. Dice ad ogni uomo che Lei è Madre nella fede e per la fede. Per la fede nella Parola dell’Angelo Lei è divenuta sua vera Madre. Per la fede nella sua Parola Lei rimane in eterno sua vera Madre. Questa legge della fede vale per ogni altro uomo. Chi vuole essere fratello e sorella e madre di Cristo, deve ascoltare la Parola di Dio e fare la sua volontà. Ora chiediamoci: se Cristo Gesù è la Parola di Dio e anche la sua volontà di salvezza e di redenzione; se Cristo Gesù è il dono che il Padre ci ha fatto perché in Lui noi diveniamo suoi veri figli e fratelli gli uni degli altri, sarà mai possibile edificare sulla terra la fratellanza universale, senza fare la volontà del Padre (ed è volontà del Padre che tutti diventino suoi figli e fratelli gli uni degli altri, divenendo per la fede vero corpo di Cristo, dopo essere nati da acqua e da Spirito Santo)?
Se noi predichiamo una fratellanza universale senza Cristo, diciamo al mondo che Cristo non è necessario perché gli uomini diventino fratelli gli uni degli altri. Diciamo altresì che il mistero della sua passione, morte, risurrezione, ascensione al cielo è indifferente per noi. Ora invece il Padre ha stabilito che tutto avvenga in Cristo, per Cristo, in Lui. Ecco il decreto eterno del Padre rivelato dall’Apostolo Paolo: “Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra (Cfr. Ef 1,3-14). I legami secondo la carne sono tutti fallaci. Lavorare per essi è consumare invano le nostre energie. Invece sempre dobbiamo lavorare per trasformare ogni legame di carne in legame di spirito. Ci aiuti in questa opera mirabile la Madre di Gesù.