Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 20 Gennaio 2023

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VENERDÌ 20 GENNAIO – II SETTIMANA T. O. [A]

Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.

Mosè sale sul monte e scende con le due tavole della Legge. Gesù sale sul monte e scende con le tavole sulle quali vi erano scritti i nomi dei dodici Apostoli. Come Gesù discende dal cuore del Padre perché il Padre crei la nuova umanità in Lui, nel Figlio suo, in tutti coloro che per la fede nel Vangelo accolgono di essere salvati nel nome di Cristo Gesù, così fino al giorno della creazione dei cieli nuovi e della terra nuova, gli Apostoli, per opera dello Spirito Santo, devono discendere sulla terra dal cuore di Cristo per continuare nel mondo l’opera della nuova creazione. Come Cristo Gesù è in eterno nel seno del Padre così gli Apostoli devono abitare, dimorare in eterno nel cuore di Cristo. Se escono dal cuore di Cristo sono come i tralci che si separano dalla vite vera e non daranno mai un solo frutto di nuova creazione dell’umanità. Si rimane nel cuore di Cristo, rimanendo nella sua Parola. L’unità con Cristo e con Cristo l’unità con Dio è chiesta da Cristo Gesù con preghiera accorata.

“Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

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Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando” (Gv 15,1-14).

“Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché

siano anch’essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.

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Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro»” (Gv 17,15-26). Ecco il segreto di ogni Apostolo del Signore: lui deve discendere in mezzo agli uomini sempre dal cuore di Cristo Gesù. Se discende in mezzo agli uomini dal cuore del mondo, non è più apostolo del Signore. Si trasforma in apostolo del mondo. Se è apostolo del mondo, lavorerà contro Cristo Gesù e il suo Vangelo. Il lavoro di Satana è stato, è e sarà sempre questo: trasformare un apostolo di Cristo Gesù in un apostolo del mondo, in suo apostolo.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 3,20-21

Può un apostolo di Cristo Gesù trasformarsi in apostolo del diavolo, se lui dal suo Maestro e Signore è stato mandato nel mondo per scacciare i demòni dal cuore, dalla mente, dall’anima, dal corpo di ogni uomo? Lui scaccerà i demòni, scacciando il pensiero di Satana dal cuore degli uomini e al suo posto mettendo il purissimo Vangelo di Cristo Gesù. Se va nel mondo per dare vigore ai pensieri del mondo, meglio per lui non essere mai stato apostolo del Signore. Il tradimento di Giuda è ben misera cosa dinanzi al tradimento di un apostolo di Cristo che si trasforma in apostolo del mondo. La Madre di Dio non permetta che questo accada.

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