Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 20 Aprile 2022

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MERCOLEDÌ 20 APRILE – OTTAVA DI PASQUA [C]

Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Gesù dice ai due discepoli di Emmaus che essi sono stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti. Poiché noi possiamo incorrere nella stessa loro stoltezza e lentezza, è giusto che ci chiediamo: Dove si annida la causa di questa loro non fede nella Legge, nei Profeti, nei Salmi? La causa è nell’insegnamento. È nella formazione. Sappiamo che ai tempi di Geremia la Parola del Signore era stata ridotta a menzogna: “Come potete dire: “Noi siamo saggi, perché abbiamo la legge del Signore”? A menzogna l’ha ridotta lo stilo menzognero degli scribi! I saggi restano confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Ecco, hanno rigettato la parola del Signore: quale sapienza possono avere? Dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Curano alla leggera la ferita della figlia del mio popolo, dicendo: “Pace, pace!”, ma pace non c’è. Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire (Ger 8,9-12).

Al tempo di Gesù la Parola del Signore veniva sostituita con la tradizione degli uomini: “Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte» (Mc 7,6-13). Dinanzi alla totale cancellazione della Parola del Signore quale scienza delle cose di Dio si possedeva? Nessuna. Il cammino verso la scienza diviene così lungo, molto lungo. Non bastano pochi anni. Ne occorrono molti.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 24,13-35

Gesù inizia a parlare dal cuore della Legge, dei Profeti e dei Salmi e il cuore di questi discepoli comincia ad ardere di vera luce. Ma Gesù parla dal cuore delle Scritture, perché parla dal cuore dello Spirito Santo. Noi oggi neanche più parliamo di Cristo Gesù, figuriamo poi a parlare dal cuore dello Spirito Santo.

Oggi chi vuole liberare l’uomo dalla stoltezza e dalla lentezza nella conoscenza della verità che lo salva deve parlare dal cuore delle Scritture, attingendo la verità nel cuore di Cristo e la sapienza nell’insegnarla agli uomini nel cuore dello Spirito Santo. Chi si separa o dal cuore delle Scritture o dal cuore di Cristo o dal cuore dello Spirito Santo, anche lui ridurrà la Scrittura a menzogna e al suo posto farà risuonare solo il pensiero degli uomini. È quanto oggi tristemente sta accadendo. La Madre di Dio ci ottenga la grazia di parlare secondo verità.

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