Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 2 Febbraio 2022

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MERCOLEDÌ 02 FEBBRAIO – QUARTA SETTIMANA DEL T.O. [C]

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».

L’offerta e il riscatto del primogenito era per i figli d’Israele vero memoriale di quanto il Signore aveva operato per i loro padri con la potenza del suo braccio: “Il Signore disse a Mosè: «Consacrami ogni essere che esce per primo dal seno materno tra gli Israeliti: ogni primogenito di uomini o di animali appartiene a me».

Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te l’avrà data in possesso, tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni primo parto del tuo bestiame, se di sesso maschile, lo consacrerai al Signore. Riscatterai ogni primo parto dell’asino mediante un capo di bestiame minuto e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell’uomo tra i tuoi discendenti.

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Quando tuo figlio un domani ti chiederà: “Che significa ciò?”, tu gli risponderai: “Con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall’Egitto, dalla condizione servile. Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nella terra d’Egitto: i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo parto di sesso maschile e riscatto ogni primogenito dei miei discendenti”.

Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un pendaglio fra i tuoi occhi, poiché con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall’Egitto» (Cfr. Es 13,1-16).  Il ricordo si celebra in modo vivo, reale. Non sono stati i Padri solamente che il Signore ha liberato, ma anche Gesù, Maria e Giuseppe sono stati liberati. Al Signore che libera va il ricordo e il ringraziamento eterno. Gesù è stato risparmiato e per questo va offerto e riscattato.

Il ricordo vivo, attuale, presente della Pasqua è solo una parte di questo momento vissuto nel tempio da Gesù, Maria è Giuseppe. È quanto viene prima e dopo l’offerta e il riscatto di Gesù, che merita ogni nostra attenzione. Il Vecchio Simeone rivela al mondo intero chi è Gesù: “La Salvezza del Signore, la Luce che deve illuminare il Signore dinanzi a tutti i popoli, la gloria del popolo del Signore”. Questo significa che se Cristo Gesù non viene fatto brillare oggi dal suo corpo che è la Chiesa, il mondo rimane senza alcuna Salvezza e il Signore viene avvolto dall’oscurità. Ma anche l’antico popolo di Dio rimane senza gloria.

Non solo rimane senza alcuna gloria, potrebbe anche essere giustificato nella sua non accoglienza di Cristo Gesù. Invece se il corpo di Cristo che è la Chiesa illuminerà il Padre, Dio, dinanzi ad ogni uomo, anch’esso si metterà in discussione e dirà: “Veramente Gesù è il Cristo di Dio” e potrebbe giungere alla conversione e alla fede nel Vangelo, rendendo al Padre la più grande gloria, perché riconoscerà il grande dono della vera Salvezza.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 2,22-40

Gesù è vero segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. Dinanzi alla sua Parola, se l’accogli, attesti di essere di buona volontà ed entri nella salvezza. La sua parola è di redenzione e di vita. Se la Parola di Gesù non viene accolta, allora si è con il cuore di pietra e la Parola di Gesù è per la perdizione. La Parola di Gesù è vera Parola di Dio, Parola di vita per la vita, Parola di morte per la morte. Anche la Madre di Gesù subirà il martirio. Sarà il martirio dell’anima, non quello del corpo. Madre trafitta ai piedi della croce aiutaci ad imitarti nella fede.