Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 19 Ottobre 2022

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MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE – VENTINOVESIMA SETTIMANA T. O . [C]

Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.

La vera grandezza di un uomo è nella pienezza, verità, amore della sua obbedienza alla volontà del suo Signore e Dio, contenuta per Lui nella Scrittura Santa e perennemente insegnata dallo Spirito Santo con purezza di verità e di dottrina. La vera grandezza di un uomo è mettere, sempre guidato e mosso dallo Spirito Santo, ogni dono, missione, vocazione, ministero che lo Spirito dona a ciascuno secondo la sua volontà, a servizio del corpo di Cristo, per il suo più grande bene. Come si mette ogni dono e ogni vocazione e missione a servizio del corpo di Cristo?

Facendo crescere il corpo di Cristo, la sua Chiesa sia in santità e sia aggiungendo sempre nuovi figli.  Se esce dall’obbedienza al suo Signore, l’uomo, potrà anche guadagnare il mondo intero, ma sarà povero, misero, infelice sulla terra e per l’eternità. Ecco cosa dice lo Spirito all’angelo della Chiesa che è a Laodicèa: “All’angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi: “Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio. Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo.

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Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”» (Ap 3,14-21). Un solo giorno di vita vissuto nella più pura obbedienza vale più che una eternità senza obbedienza.

Un solo giorno di obbedienza vale una eternità di gioia. Noi esistiamo per fare la volontà di Dio. Non una volontà di Dio immaginata da noi e da noi pensata. Ma la volontà di Dio rivelata e contenuta nelle Sacre Pagine sia della Rivelazione che della Tradizione. Spetta al Magistero della Chiesa insegnare ad ogni discepolo di Gesù la volontà di Dio secondo verità in modo che si possa dare ad essa ogni obbedienza. Spetta anche al Magistero porre in atto tutto quanto è necessario perché la volontà di Dio venga fatta conoscere ad ogni uomo.

Se quanti sono preposti a questo altissimo ministero e dell’insegnamento e dell’annuncio vengono meno o sono omissivi, diventano responsabili di quanti per questa omissione non dovessero raggiungere la vita eterna.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 12,39-48

Il Signore ha dato all’uomo la sua Legge da osservare. Ha dato a noi lo Spirito Santo come Maestro perché ci conduca a tutta la verità. Quando Lui verrà per il giudizio, se ci troverà nella sua Parola, ci condurrà nelle sue dimore eterne. Se non ci troverà nella sua Parola, non potrà portarci nella sua casa di luce e di gioia eterna. Il suo giudizio sarà secondo il Vangelo per coloro che sono rinati da acqua e da Spirito Santo. Sarà secondo la coscienza personale di ciascuno per quanti invece non hanno conosciuto Gesù Signore. Qual è il ministero di ogni discepolo di Gesù, in relazione alla missione ricevuta?

Quello di insegnare al mondo intero la Parola del Signore e di mostrare come ad essa si dona ogni obbedienza. La perfetta missione è nella Parola insegnata e nella Parola vissuta. Né l’annuncio senza la vita né la vita senza l’annuncio. Annuncio, insegnamento, testimonianza con la vita è la perfezione della missione.

Se i discepoli di Gesù mancano dell’assiduo insegnamento degli Apostoli, la loro vita cristiana subito scivola in ogni vizio e in ogni trasgressione della Legge del Signore. Se quanti non sono discepoli di Gesù vengono privati dell’annuncio del Vangelo si priva sia la Chiesa che l’umanità di una ricchezza di grazia e di luce altissima. Pensiamo cosa sarebbe stata la Chiesa senza l’Apostolo Paolo. Il Signore lo ha chiamato.

Ne ha fatto un suo missionario. La Chiesa è stata arricchita con la sua purezza di obbedienza allo Spirito Santo e tutto il mondo ha conosciuto il Vangelo. Non annunciando il Vangelo si rende povera e la Chiesa e l’umanità.  Questo peccato mai dovrà essere da noi commesso. Madre di Dio, perfetta discepola del Signore, fa’ che ogni cristiano imiti Gesù Signore.

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