Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 19 Gennaio 2023

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GIOVEDÌ 19 GENNAIO – II SETTIMANA T. O. [A]

Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.

Chi è Gesù e perché tutto il mondo viene attratto da Lui? È una domanda che la Chiesa, nei suoi pastori e nei suoi fedeli, deve perennemente porre al suo spirito e nello Spirito Santo, che oggi la conduce a tutta la verità, trovare la risposta. Nessuno dovrà ritenere esaustive le risposte di ieri. Erano di ieri. Il mistero non si chiude nel passato, perché lo Spirito Santo non si chiude nella mente di un uomo, sia esso un grande Padre, un grande Teologo, un grande Saggio, un grande Pensatore, un grande Scrittore, un grande Asceta, un grande Mistico. Il Nuovo Testamento ci attesta che Paolo non basta, non basta Giacomo, non basta Pietro, non bastano i Vangeli, non basta l’Apocalisse, non basta la Lettera agli Ebrei, non basta nessun altro scritto. Lo Spirito Santo non è prigioniero di Paolo, di Marco, Matteo, Luca, Giovanni, Pietro, Giacomo, Giuda. Esso è la libertà e ad ognuno dona una scintilla della verità di Cristo Gesù.

È mettendo insieme tutte le scintille da Lui offerte che si può intravedere la bellezza della Persona del Signore, della sua missione. Imprigionare Cristo in un autore, un’epoca, un tempo, una filosofia, un pensiero, un’immagine, è impoverire il mistero che è infinito ed eterno. In Cristo Gesù abita la verità di Dio e dell’uomo, delle cose della terra e del cielo, del tempo e dell’eternità, del presente e del futuro; anzi, Cristo Gesù è la verità di Dio e dell’uomo, delle cose della terra e del cielo, del tempo e dell’eternità, del presente e del futuro. Una sola luce errata che si dona su Cristo si riflette come errore su tutto il mistero. Ma anche bloccare Cristo al passato significa bloccare tutto il mistero al passato, anche la comprensione di Dio e dell’uomo viene bloccata al passato.

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È obbligatorio allora che ognuno si chieda: “Chi è Gesù?”. Se la verità di Cristo si eclissa anche di pochissimo nel cuore e nella mente di un solo cristiano, il mondo intero soffre di questa eclissi. Se pensiamo che sono milioni e milioni, anche cattolici, nei quali la verità di Cristo si è eclissata, comprenderemo bene perché il mondo, la società, la nostra stessa civiltà sia precipitata nel caos morale, che investe tutte le sue strutture, dalla politica all’economia, dalla famiglia alla scuola, dal gioco ad ogni altra attività che l’uomo svolge. Cristo è la luce che illumina tutta la realtà esistente. Nessuna cosa intrapresa dall’uomo sulla nostra terra, potrà fare a meno della luce di Cristo Signore. La luce è la vita. Senza la vita che è Cristo, si intraprendono cose di morte. Che forse tutti i progressi dell’uomo – divorzio, aborto, eutanasia, libero amore, coppie di fatto, coppie dello stesso sesso – non sono progressi di morte e non di vita? Nessuno potrà mai oscurare la luce di Cristo Signore. Se essa si spegne è l’uomo che si spegne. Se però essa viene accesa è l’uomo che viene acceso.

Come Gesù accendeva la luce purissima della sua verità di uomo mandato dal Padre per creare la vera fede, la vera carità, la vera speranza nei cuori? Attraverso i segni da Lui compiuti. Questi attestavano che Lui veniva da Dio e se veniva da Dio anche la sua Parola veniva da Dio. I miracoli però non sono fini a se stessi. Sono la via di Dio per rivelare chi veramente è uomo da Lui mandato per portare la vera Parola di Dio. Comprendere bene i segni che Gesù operava è via per entrare nella piena conoscenza del suo mistero. Conoscere la Persona di Cristo secondo la sua purissima verità è accendere una luce perennemente nuova sulla sua Persona e sulla sua missione. Di questa luce perennemente nuova ha bisogno la Chiesa, ogni suo figlio, il mondo intero. Ha bisogno chi crede perché la sua luce divenga più autentica. Ne ha bisogno chi non crede perché si possa lasciare illuminare da Cristo ed entrare, se vuole, nella vera vita. Senza Cristo la morte regna. Satana governa i cuori e le menti. Il male ci soggioga, ci rende schiavi delle nostre passioni. La stessa terra soffre per l’eclissi di Cristo che si è abbattuta su di essa.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 3,7-12

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Non basta oggi per attrarre a Cristo parlare secondo purezza di verità delle opere di Cristo, allo stesso modo che non serviva al popolo del Signore per vivere di vera fede narrare le opere compiute da Dio per mezzo di Mosè, Giosuè, Giudici, Profeti e in modo particolare le opere di Elia e di Eliseo. Si attrae a Dio compiendo le opere di Dio. Si attrae a Cristo compiendo le opere di Cristo. Qual è la prima opera per ogni discepolo di Gesù? Fare suo nutrimento ogni Parola che è uscita dalla bocca di Cristo allo stesso modo che cibo di Cristo era fare la volontà del Padre e compiere le sue opere. L’obbedienza ad ogni Parola di Cristo Gesù è il primo miracolo che il discepolo di Gesù deve mostrare ad ogni uomo. Chi compie questo miracolo in modo abituale e perenne, potrà

compiere ogni altro miracolo, necessario per attrarre qualcuno a Cristo Signore. La Madre di Dio ci ottenga la grazia dell’obbedienza perfetta.

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