Il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato
MARTEDÌ 19 GENNAIO (Mc 2,23-28)
Signore dell’uomo e del tempo è Dio, il Creatore dell’uomo e del tempo. Lui ha stabilito che il Sabato venga consacrato al suo nome, per la sua gloria: “Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato” (Es 20,1-11). Questi sono gli obblighi che ogni figlio di Israele deve osservare se vuole rispettare il suo Dio e Signore. Sappiamo che nella Legge del Signore non si aggiunge e non si toglie. Essa va conservata pura sempre.
Viene Gesù. Subito si presenta ai suoi discepoli come Signore della creazione, del tempo, degli uomini, di ogni realtà esistente. Si annunzia anche come Signore della Legge, portandola a compimento: “Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!” (Cfr. Mt cc. 5-7). Nel regno dei cieli non si entra osservando l’Antica Legge, ma vivendo la Nuova, quella che Gesù ha dato sul monte ai suoi discepoli.
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
Se Gesù è il Signore del Sabato, anche alla Legge del Sabato dona pieno compimento. Cosa si può fare e cosa non si deve fare in giorno di Sabato? Non si può fare tutto ciò che è male. Non si possono fare lavori servili. Mentre si può fare sempre tutto il bene ad ogni uomo. Il Sabato è giorno nel quale anche il Padre compie il bene agli uomini. Se il Padre compie il bene, anche l’uomo può compiere il bene verso l’uomo. Proibire il bene è grave peccato. Facendo il bene si può salvare una vita, mentre proibendolo la vita potrebbe essere esposta anche alla morte. Dinanzi ad un bene da fare, mai Gesù si è rifiutato perché era di Sabato. Sempre Lui ha mostrato la sua più alta misericordia, compassione, carità. Il bene va fatto sempre.
Madre della Redenzione, Angel, Santi, fateci veri ascoltatori di Gesù Signore.
Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.