Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 18 Ottobre 2022

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MARTEDÌ 18 OTTOBRE – VENTINOVESIMA SETTIMANA T. O . [C]

Diceva loro: La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!

Per comprendere quanto Gesù dice ai suoi discepoli: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai”, dobbiamo entrare nelle profondità e negli abissi del mistero di Cristo Signore. Chi è Cristo Gesù? Colui al quale il Padre ha affidato la redenzione, la salvezza, la vita eterna, la luce, la verità, la pace, la riconciliazione, il perdono per ogni uomo, di ogni tempo, di ogni popolo e lingua. Ma Cristo Signore è uno solo e per di più anche Lui, poiché vero uomo, è sottoposto alla legge del limite del suo corpo.

Se è in un luogo, non potrà essere in un altro e se è in Gerusalemme non potrà essere in Galilea. Come fa Gesù ad essere redenzione, salvezza, vita eterna, luce, verità, pace, riconciliazione, perdono per l’intera umanità? In suo aiuto viene lo Spirito Santo. Prima associa al suo ministero i Dodici Apostoli e poi vi aggiunge altri settantadue discepoli. Ogni Apostolo e ogni discepolo in Cristo, con Cristo, per Cristo, riceve la stessa missione che è di Cristo Gesù: dare salvezza, redenzione, giustizia, pace, santità, vita, perdono, riconciliazione ad ogni uomo.

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Ma ogni discepolo e ogni Apostolo sono anche loro soggetti al limite del corpo. Se sono in una nazione non possono essere in un’altra e se svolgono la missione in un territorio non potranno mai svolgerla in un altro. Come fare per assolvere la missione universale di salvezza e di redenzione? Anche ad ogni Apostolo e ad ogni discepolo di Gesù giorno per giorno deve venire in aiuto lo Spirito Santo e suggerire al suo cuore una preghiera accorata e ininterrotta perché il Padre celeste dia anche a lui, come li ha dati a Cristo Gesù, altri operai che in comunione con lui e con tutto il corpo della Chiesa, ognuno secondo il suo particolare carisma, la sua personale vocazione e missione, la sua speciale consacrazione a Cristo, possa compiere il mistero della salvezza e della redenzione.

Per chiedere aiuto allo Spirito Santo è necessario un fortissimo convincimento di fede. La missione di salvezza del mondo che è di Cristo Gesù è tutta affidata al suo corpo. Ogni membro del corpo viene rivestito di tutta la missione di salvezza e di redenzione. Comunione con ogni altro membro e preghiera incessante allo Spirito Santo che venga in suo soccorso sono le due verità che sempre devono governare il cuore di ogni discepolo di Gesù. Se anche una sola di queste due verità viene meno dal cuore del discepolo di Gesù, lui sarà sempre inefficace in ordine al compimento del mistero della salvezza e della redenzione.

O mancherà del convincimento che tutto il mondo da redimere e da salvare gli è stato affidato. O mancherà dell’altra fondamentale verità che solo nella comunione con ogni membro del corpo – e aggiungendo sempre nuovi operai lo Spirito Santo – lui potrà portare a compimento la missione che gli è stata affidata da Cristo Gesù su comando del Padre nostro che è nei cieli.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 10,1-9

Ecco un’altra verità anch’essa necessaria perché si possa svolgere la missione di salvezza e di redenzione. Ogni operaio di Cristo Gesù, qualsiasi missione o ministero lui eserciti, mai deve perdere di vista il vero fine della sua missione e questo fine consiste nell’edificazione del corpo di Cristo, aggiungendo ad esso sempre nuovi membri. Si annuncia che il regno di Dio è vicino. Ma si deve anche aggiungere che si diviene regno di Dio divenendo vero corpo di Cristo e come vero corpo si deve vivere ed operare.

Il regno di Dio mai potrà esistere fuori del corpo di Cristo. Si diviene regno di Dio divenendo vero corpo di Cristo e per questo è necessaria la conversione alla Parola di Gesù e l’immersione nel battesimo per rinascere da acqua e da Spirito Santo, divenendo nuove creature in Cristo. Senza conversione alla Parola di Dio e senza immersione nelle acque del battesimo non si potrà divenire regno di Dio, perché il regno di Dio si può vivere solo in Cristo, con Cristo, per Cristo. Oggi questa verità sta scomparendo. Urge che la poniamo al centro del nostro cuore, della nostra vita, della nostra missione.

La vita del corpo di Cristo, della sua Chiesa, è affidata ad ogni discepolo di Gesù. Se il discepolo di Gesù non si prende cura di far crescere la Chiesa sia in santità e sia aggiungendo ad essa nuovi membri, la sua vita di discepolo è vero fallimento. Come cristiano ha fallito perché non ha dato vita alla Chiesa di Cristo Gesù. A lui non erano state date altre missioni. O lui dona vita a questa missione o non è discepolo di Gesù. La Madre di Dio ci venga in soccorso. Vogliamo vivere la missione sul modello di Gesù.

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