MARTEDÌ 19 LUGLIO – SEDICESIMA SETTIMANA T. O . [C]
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Quanto Gesù insegna ai suoi Apostoli è Legge eterna stabilita dal Padre anche per Lui: “Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà (Cfr. Mt 10,32-39). E ancora: “Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio» (Lc 9,57-62).
Gesù è venuto per elevare ogni legame di sangue tra gli uomini in legami di Spirito Santo. E questo può avvenire solo per la fede nel suo santissimo nome. Anche lui, Gesù, ha legami di carne e di sangue, perché anche Lui oltre che vero Dio è anche vero uomo. Lui è nato dal seno purissimo della Vergine Maria per opera dello Spirito Santo ed ha un legame di sangue con la Madre sua. Ma questo legame di sangue sempre Lui lo ha vissuto nel legame soprannaturale sempre creato in lui dallo Spirito Santo.
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Anche la Vergine Maria ha sempre vissuto il legame di carne con il Figlio suo secondo la purezza del legame perennemente creato nel suo spirito, nella sua anima, nel suo corpo dallo Spirito Santo. Questo legame di carne, di parentela, di appartenenza, di popolo, di nazione, di stirpe, di sangue sempre dovrà essere trasformato in legame di Spirito Santo. È in questo legame che si costruisce il corpo di Cristo, corpo nel quale ogni uomo diviene fratello dell’altro uomo nella purissima comunione dello Spirito Santo. È per questo legame di Spirito Santo che nasce la fratellanza universale.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 12,46-50
Gesù non rinnega la Madre sua. Dice ad ogni uomo che Lei è Madre nella fede e per la fede. Per la fede nella Parola dell’Angelo Lei è divenuta sua vera Madre. Per la fede nella sua Parola Lei rimane in eterno sua vera Madre. Questa legge della fede vale per ogni altro uomo. Chi vuole essere fratello e sorella e madre di Cristo, deve ascoltare la Parola di Dio e fare la sua volontà.
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Se Cristo Gesù è la Parola di Dio e anche la sua volontà di salvezza e di redenzione, se Cristo Gesù è il dono che il Padre ci ha fatto perché in Lui noi diveniamo suoi veri figli e fratelli gli uni degli altri, sarà mai possibile edificare sulla terra la fratellanza universale, senza fare la volontà del Padre ed è volontà del Padre che tutti diventino suoi figli e fratelli gli uni degli altri solo divenendo, per la fede e nascendo da acqua e da Spirito Santo, vero corpo di Cristo?
Se noi predichiamo una fratellanza universale senza Cristo, diciamo al mondo che Cristo non è necessario perché gli uomini diventino fratelli gli uni degli altri. Diciamo altresì che il mistero della sua passione, morte, risurrezione, ascensione al cielo è indifferente per noi. Ora invece il Padre ha stabilito che tutto avvenga in Cristo, per Cristo, in Lui. Ecco il decreto eterno del Padre rivelato dall’Apostolo Paolo: “Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria (Ef 1,3-14). I legami secondo la carne sono tutti fallaci. Sempre noi dobbiamo lavorare per trasformare ogni legame di carne in legame di spirito, nella comunione dello Spirito Santo, nel corpo di Cristo che è la sua Chiesa. La Madre di Dio ci aiuti.