Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 18 Giugno 2022

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SABATO 18 GIUGNO – UNDICESIMA SETTIMANA T. O . [C]

Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.

Secondo la Parabola del Seminatore, il regno di Dio nasce in un cuore attraverso la semina della Parola: “Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti» (Mt 13,3-9). Questa parabola di Gesù ci rivela che il regno di Dio viene dato ed esso va accolto. Ci sono altre due parabole che rivelano quanto è necessaria la sapienza e l’intelligenza, la scienza e la conoscenza dell’uomo perché possiamo appropriarci del regno di Dio:
“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra” (Mt 13,44-46).

Scienza, sapienza, razionalità, intelligenza, conoscenza sono strumenti necessari per discernere ogni verità da ogni falsità, ciò che vale di più da ciò che vale di meno, ciò che è più prezioso da ciò che è meno prezioso. Senza questi strumenti, è facile cadere nell’errore. È allora che la falsità viene preferita alla verità, ciò che è vile a ciò che è prezioso, ciò che è momentaneo a ciò che dura per l’eternità. Si giunge anche a rifiutare il regno e la possibilità di raggiungere la vera umanità. Il cristiano deve sempre servirsi di questi strumenti lasciando che sia lo Spirito Santo a governali, allo stesso modo che ha governato Cristo Gesù. Cercare il regno di Dio è necessario, perché dice Gesù: “Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono (Mt 11,12).

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Come concretamente devono cercare il regno di Dio il cristiano e chi ancora cristiano non è? Il cristiano deve impegnarsi giorno dopo giorno a crescere nella conoscenza di Cristo. Crescerà se si lascerà ammaestrare dalla Parola della Scrittura attraverso tutte quelle vie di cui la Chiesa si serve per ammaestrare i suoi figli. Oggi dobbiamo affermare che vi è grande difficoltà a lasciarsi ammaestrare. Molti ministri della Parola stanno riducendo il Vangelo a pensiero di questo mondo. Da pensiero di Cristo Gesù sta divenendo sulla loro bocca pensiero della terra. I danni che questi ministri della Parola provocano nei cuori sono oltremodo disastrosi. Anziché ravvivare la tenue fiammella che spesso ancora rimane accesa nei cuori, essi la spengono. Per questo falso insegnamento molti si stanno convincendo ad allontanarsi dalla stessa Chiesa. Il loro pensiero secondo il mondo è molto più onesto del pensiero secondo il mondo che propongono questi ministri del Vangelo.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 6,24-34

Chi cristiano non è, deve sempre operare un grande discernimento tra tutte le parole che ascolta. Attraverso un’opera di grande razionalità deve separare la parola buona da quella non buona. La parola vera dalla parola falsa. La parola più preziosa dalla parola meno preziosa. Una vita che produce frutti buoni da una vita che produce frutti cattivi. Per questo avrà bisogno di vedere il Vangelo incarnato. Poiché è un suo diritto vedere il Vangelo incarnato, è un nostro obbligo mostrarglielo attraverso la nostra vita: Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?

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A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli (Mt 5,13-16). È dovere del cristiano mostrare il regno di Dio.

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