Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 18 Gennaio 2023

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MERCOLEDÌ 18 GENNAIO – II SETTIMANA T. O. [A]

Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano.

Ogni uomo è stato creato da Dio rivestito di discernimento perché la sua razionalità sia sempre usata per il bene più vero, più giusto, più santo. Ecco cosa rivela lo Spirito Santo sulla creazione dell’uomo: “Il Signore creò l’uomo dalla terra e ad essa di nuovo lo fece tornare. Egli assegnò loro giorni contati e un tempo definito, dando loro potere su quanto essa contiene. Li rivestì di una forza pari alla sua e a sua immagine li formò. In ogni vivente infuse il timore dell’uomo, perché dominasse sulle bestie e sugli uccelli. Ricevettero l’uso delle cinque opere del Signore, come sesta fu concessa loro in dono la ragione e come settima la parola, interprete delle sue opere.

Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro per pensare. Li riempì di scienza e d’intelligenza e mostrò loro sia il bene che il male. Pose il timore di sé nei loro cuori, per mostrare loro la grandezza delle sue opere, e permise loro di gloriarsi nei secoli delle sue meraviglie. Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. Pose davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita, affinché riconoscessero che sono mortali coloro che ora esistono. Stabilì con loro un’alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti. I loro occhi videro la grandezza della sua gloria, i loro orecchi sentirono la sua voce maestosa. Disse loro: «Guardatevi da ogni ingiustizia!» e a ciascuno ordinò di prendersi cura del prossimo.

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Le loro vie sono sempre davanti a lui, non restano nascoste ai suoi occhi. Fin dalla giovinezza le loro vie vanno verso il male, e non sanno cambiare i loro cuori di pietra in cuori di carne. Nel dividere i popoli di tutta la terra su ogni popolo mise un capo, ma porzione del Signore è Israele, che, come primogenito, egli nutre istruendolo e, dispensandogli la luce del suo amore, mai abbandona. Tutte le loro opere sono davanti a lui come il sole, e i suoi occhi scrutano sempre la loro condotta. A lui non sono nascoste le loro ingiustizie, tutti i loro peccati sono davanti al Signore. Ma il Signore è buono e conosce le sue creature, non le distrugge né le abbandona, ma le risparmia. La beneficenza di un uomo è per lui come un sigillo e il bene fatto lo custodisce come la pupilla, concedendo conversione ai suoi figli e alle sue figlie. Alla fine si leverà e renderà loro la ricompensa, riverserà sul loro capo il contraccambio. Ma a chi si pente egli offre il ritorno, conforta quelli che hanno perduto la speranza.

Ritorna al Signore e abbandona il peccato, prega davanti a lui e riduci gli ostacoli. Volgiti all’Altissimo e allontanati dall’ingiustizia; egli infatti ti condurrà dalle tenebre alla luce della salvezza. Devi odiare fortemente ciò che lui detesta. Negl’inferi infatti chi loderà l’Altissimo, al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode? Da un morto, che non è più, non ci può essere lode, chi è vivo e sano loda il Signore. Quanto è grande la misericordia del Signore, il suo perdono per quanti si convertono a lui! Non vi può essere tutto negli uomini, poiché un figlio dell’uomo non è immortale. Che cosa c’è di più luminoso del sole? Anch’esso scompare.

Così l’uomo, che è carne e sangue, volge la mente al male. Egli passa in rassegna l’esercito nel più alto dei cieli, ma gli uomini sono tutti terra e cenere” (Sir 17,1-32). Quanti, da Gesù interrogati, tacciono, altro non attestano che la negazione della loro vera umanità. Se poi tacciono per paura degli scribi e dei farisei, allora essi attestano che mancano di ogni libertà nel professare la vera fede. Sono schiavi e prigionieri del pensiero dell’uomo. Vivono una fede asservita alla volontà di persone che hanno privato la fede della sua verità e di ogni suo splendore di luce e di divina carità, misericordia, speranza, consolazione, pace. La vera fede si professa dinanzi ad ogni uomo anche al prezzo del proprio sangue.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 3,1-6

Quanti invece tengono consiglio per fare morire Gesù, venuto a portare nei cuori la vera Parola del Padre suo e di conseguenza la vera fede, hanno oltrepassato non solo il limite del male, ma anche il limite della loro umanità. Dalla natura umana sono passati nella natura diabolica, da figli di Adamo sono divenuti figli del diavolo, perché solo il diavolo vuole la cancellazione della vera fede in ogni cuore e solo lui vuole l’eliminazione anche fisica di coloro che portano la vera Parola di Dio e la vera fede nei cuori.

Oggi si elimina la vera Parola in nome della Parola di Dio e si uccidono i veri profeti in nome di una falsa profezia annunciata come purissimo amore per la verità di Cristo e del suo Vangelo. Quando un figlio di Satana incontra un figlio della luce, il figlio di Satana non avrà pace finché il figlio della luce non venga fatto morire o con morte spirituale sul patibolo della calunnia e di ogni maldicenza o anche con morte fisica, inflitta in nome di Dio e della sua Parola. La Madre di Dio ci ottenga la grazia di mai superare i limiti della nostra umanità.

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