Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 16 Ottobre 2021

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Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.

Perché non dobbiamo temere gli uomini? Non li dobbiamo temere, perché dobbiamo riconoscere davanti agli uomini il Figlio dell’uomo. Come si riconosce davanti agli uomini il Figlio dell’uomo? Confessando che solo Lui ha parole di vita eterna; solo Lui è il Salvatore e il Redentore dell’uomo; solo Lui è la via, la verità e la vita; solo Lui è la nostra grazia e risurrezione; solo Lui la nostra vita eterna. Confessando che solo Lui è tutto questo, a nessun altro uomo sulla terra si conferirà l’onore, gli si accorderà la fede di essere il nostro Redentore e Salvatore. Chi confessa il Figlio dell’uomo davanti agli uomini dovrà vivere solo di Vangelo, per il Vangelo, nel Vangelo. Mai dovrà uscire da esso, neanche al prezzo del suo martirio, della sua croce. Cosa accadrà a tutti coloro che confesseranno il Figlio dell’uomo davanti ai loro fratelli? Dal Figlio dell’uomo saranno riconosciuti davanti agli angeli di Dio. Saranno cioè accolti nella sua dimora eterna, nel suo Cielo, nel suo Paradiso.

Si rinnega il Figlio dell’uomo davanti agli uomini quando ci si vergogna di Lui e del suo Vangelo; quando non si aderisce alla comunità dei credenti; quando non si vivono i sacramenti; quando non si frequenta la Santa Messa Domenicale e l’Eucaristia per rispetto umano; quando si ha paura di confessare pubblicamente la propria fede. Se noi ci vergogniamo e rinneghiamo il Figlio dell’uomo davanti ai nostri fratelli, Lui ci rinnegherà, si vergognerà di noi dinanzi agli angeli di Dio. Questo significa esclusione dal Paradiso, dal Regno dei Cieli, dalla comunione eterna con gli Angeli e i Santi. Significa dannazione eterna. Non si può rinnegare Cristo, vergognarsi di Lui sulla terra e poi pretendere di essere riconosciuti da Lui nel suo regno eterno di gloria infinita.

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Chi è dalla parte di Cristo sulla terra sarà anche dalla parte di Cristo nell’eternità. Chi invece si allontana da Cristo sulla terra sarà allontanato da Lui anche nei Cieli. Questa verità è oggi caduta dal cuore di molti. Sono tanti coloro che rinnegano Cristo con le parole e con le opere. Tutti costoro però dicono che il Paradiso è per loro. È questa la grande eresia dei nostri giorni: l’incongruenza cristiana. Piantiamo spine e vogliamo raccogliere uva. Piantiamo separazione perenne con Gesù e vogliamo raccogliere comunione eterna con Lui.

Quando si parla contro il Figlio dell’uomo? Quando non lo si vede nella sua eterna verità e quando non si riesce a vedere in pienezza il suo mistero di Incarnazione, a motivo del velo che è quasi sempre sui nostri occhi. A tutti coloro che parleranno contro il Figlio dell’uomo sarà perdonato. Il mistero di Cristo Gesù è infinitamente oltre ogni mente creata. Non riusciamo a comprenderlo questo mistero, non riusciamo a divenire parte di questo mistero, non riusciamo ad entrare in questo mistero e ne parliamo male. Siamo stolti. Il Signore ci perdonerà. La nostra mente è infinitamente piccola. Il mistero dell’Incarnazione è infinitamente grande.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 12,8-12

Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Se però uno bestemmia lo Spirito Santo non sarà perdonato. Questo peccato rimane per sempre. Se il peccato non sarà perdonato perché rimane per sempre, la dannazione è già su questa terra. Viviamo ma è come se fossimo già nell’inferno. Ma cosa è esattamente il peccato contro lo Spirito Santo? È la negazione della storia di verità e di bene di Gesù Signore. È l’attribuzione delle opere di Cristo Gesù al principe delle tenebre. È la distruzione della verità della salvezza nei cuori. Il catechismo così enumerava i peccati contro lo Spirito Santo: Impugnare la verità conosciuta, invidia della grazia altrui, presunzione di salvarsi senza merito, impenitenza finale, disperazione della salute. Sono tutti peccati che lottano, al fine di negarla e di distruggerla, la grazia che Dio ci ha concesso per i meriti di Cristo Gesù nello Spirito Santo. Nel Vangelo secondo Giovanni, Gesù fa proprio questa distinzione: credere nella mia Incarnazione, nel mio mistero, è di sicuro cosa assai ardua, almeno per quei tempi mentre Gesù camminava con loro. Attribuire invece a Dio ogni mia opera è cosa possibile, perché verità storica. È sufficiente leggere la storia e comprendere che tutto ciò che io faccio, non lo faccio da me stesso. Nessun uomo ha mai fatto e mai potrà fare le cose che io sto facendo. Non potete credere nella mia origine eterna e ne parlate male. Di questo siete perdonati, sottomettendosi alla legge del perdono e della misericordia. Le mie opere però non le potete negare. Esse attestano che vengono da Dio, che sono fatte in Dio. Se voi negate la mia origine eterna, sarete perdonati. Non la conoscete. Non mi conoscete nella mia più pura essenza. Se voi invece negate le mie opere o le attribuite al diavolo, voi bestemmiate lo Spirito Santo che è Spirito di verità, verità eterna ma anche verità storica. La verità storica cade sotto i vostri occhi e voi non la potete rinnegare, né potete attribuire il bene al principe di ogni male. Se voi fate questo, se cioè voi combattete, rinnegate, alterate la verità storica della salvezza, allora il vostro peccato rimane.

Non si tratta più di un peccato di poca intelligenza e di poco acume sapienziale. Si tratta invece di un peccato di malvagità, malignità. È un peccato di chi possiede una volontà satanica che vuole distruggere la verità della salvezza in modo che nessuno possa più aderire ad essa così che si possa redimere e salvare. È il peccato di chi distrugge la salvezza per se stesso e per gli altri. Questa è vera opera diabolica. È l’opera di un uomo che è divenuto già un diavolo dell’inferno mentre è ancora in vita. Essendo divenuto già diavolo, non c’è più possibilità di ritorno. È diavolo e rimarrà diavolo per tutta l’eternità.

Gesù ora rassicura i suoi discepoli. Questi saranno un giorno catturati e portati davanti alle sinagoghe, ai magistrati, alle autorità. Saranno portati dinanzi alle sinagoghe, alle autorità, ai magistrati per rendere testimonianza a Cristo Gesù. Dovranno rendere pubblica attestazione o testimonianza della verità di Gesù Signore. Quando questo avverrà i discepoli potrebbero essere presi dal panico, dallo sgomento, dalla paura di non sapere cosa dire o come parlare per testimoniare la verità del loro Signore. A questo non dovranno pensare. Quando verrà il momento sarà lo Spirito Santo a insegnare ad ogni discepolo di Gesù cosa dire e come dirlo. Loro possono vivere in pace, senza alcun timore di sbagliare. Loro non sbaglieranno perché lo Spirito Santo sarà la loro parola e la loro verità. Sappiamo dagli Atti degli Apostoli che Pietro fu liberato dal carcere da un Angelo del Signore. Anche Paolo fu liberato dal Sinedrio prima per una parola messa sulla sua bocca dallo Spirito Santo e poi fu tratto fuori dal sinedrio dal Comandante delle guardie. È proprio la sapienza nello Spirito Santo che salva San Paolo in questa circostanza. Dobbiamo avere fiducia e fede in questa Parola di Gesù Signore. Veramente lo Spirito Santo ci suggerirà ogni cosa. È Lui la nostra parola e la nostra voce.

Il discepolo deve vivere di fede in ogni Parola a lui detta da Cristo Gesù. Se manca di fede anche in una sola Parola del suo Maestro, la sua vita non è pienamente nel Vangelo e di conseguenza lui non è pienamente discepolo. Questa verità è difficile che oggi possa entrare nei cuori. Si vuole essere cristiani senza Vangelo, addirittura contro il Vangelo. Questo è un insulto a Cristo e allo Spirito Santo. Addirittura si vive in questo perenne insulto e si crede di essere i missionari del Vangelo. Missionari del proprio vangelo, non certo del Vangelo di Dio. La Madre di Gesù ci aiuti. Vogliano essere missionari del vero Vangelo di Cristo Signore.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.