Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 16 Maggio 2021

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Mentre il Signore agiva insieme con loro

ASCENSIONE DEL SIGNORE 16 MAGGIO (Mc 16,15-20)

Dinanzi a Mosè vi è il Mar Rosso che non è attraversabile a piedi. Dietro a lui vi sono i carri del faraone che avanzano per riportare il popolo nella schiavitù. Il popolo non vede Dio e mormora contro Mosè: “Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani marciavano dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. E dissero a Mosè: «È forse perché non c’erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall’Egitto? Non ti dicevamo in Egitto: “Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l’Egitto che morire nel deserto”?». Mosè rispose: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli»” (Es 14,10-14). Senza Dio non c’è salvezza e né liberazione.

Ma con Mosè c’è il Signore, il suo Dio. Ecco cosa dice il Signore al suo servo: “Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri». Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare. Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri». Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra” (Es 14,15-29). Il Signore non solo dona la soluzione di salvezza, è lui che la crea. La crea per mezzo del suo servo Mosè. Immaginiamo per un solo istante che Mosè non fosse con Dio o che Dio non fosse con Mosè. I figli d’Israele sarebbero stati riportarti nella schiavitù. Per essi non vi sarebbe stata alcuna liberazione, alcuna salvezza. Dio e Mosè devono camminare sempre insieme.

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Gesù manda i suoi discepoli a liberare gli uomini dalla schiavitù di Satana, schiavitù di peccato, morte, tenebre, asservimento al male. Nessun uomo, neanche il più intelligente, sapiente, santo, potrà mai liberare un altro uomo dalla schiavitù del principe del mondo. Per questo i discepoli dovranno sempre camminare con Gesù e Gesù sempre con i suoi discepoli. Quando Gesù camminerà con i suoi discepoli? Quando camminano per obbedire al suo comando di amore. Quando camminano obbedendo anche alla sua Parola, al suo Vangelo, lasciandosi condurre dallo Spirito Santo a tutta la verità. Quando si rimane nell’obbedienza, il Signore cammina con noi.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che sempre camminiamo con il Signore.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.