16 GENNAIO – SECONDA DOMENICA DEL T.O. [C]
E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Il fine di ogni nostra obbedienza a Cristo Signore è la creazione nei cuori della fede in Lui. La creazione della fede è il più grande miracolo che noi dobbiamo compiere. Quanto avviene durante lo sposalizio che si celebra in Cana di Galilea deve essere per noi modello perfetto di azione. Durante queste nozze infatti il miracolo del vino è opera di molte persone, ognuna delle quali mette a servizio del miracolo del vino il suo particolare ministero, quello che lo Spirito Santo gli ha assegnato.
Ci sono gli sposi: essi devono invitare. Da chi iniziare a invitare? Dalla Madre di Gesù, da Gesù con i suoi discepoli. Senza invito nulla si compie, nulla avviene. Il primo invito è quello di chiamare ogni uomo a prendere parte al banchetto di nozze e queste nozze sono tra Gesù e l’umanità. Gesù celebra le nozze con la sua Chiesa sull’altare del suo corpo sulla croce. Ecco la prima causa per cui oggi il miracolo della fede non si può compiere. Non si invita più a partecipare al banchetto delle nozze di Gesù Signore. Non solo non si invita. Si afferma anche che le nozze a noi non interessano. Esse sono un fatto privato di Cristo. Ogni uomo ha altre nozze alle quali partecipare e altri banchetti da gustare.
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Qual è il ruolo della Madre di Gesù? Esso è un ministero particolarissimo. Lei deve osservare, scrutare, vedere ciò che manca. Non solo. Deve anche dire ad ogni invitato cosa spetta a lui fare perché il miracolo della fede o del vino si possa compiere. Chi deve trasformare l’acqua in vino e la non fede in fede e le tenebre in luce e la morte in vita è Cristo Gesù. La Madre va dal Figlio e gli dice che non hanno vino. Lei questo deve dire e questo dice. Altro non appartiene al suo ministero. Infatti dice a Gesù: “Non hanno vino” e lì si ferma il suo mandato ricevuto dallo Spirito Santo. Lei sa che Gesù ha bisogno dei servitori per operare. Ai servitori dice di fare qualsiasi cosa Gesù avesse loro chiesto. Qui finisce il compito della Madre di Gesù. Lei ha visto. Lei ha detto. Lei ha parlato.
Ora è il compito dei servi e di Gesù. Gesù dice ai servi di riempire le anfore di acqua fino all’orlo ed essi obbediscono. Poi ordina loro di attingere acqua e di portarla a colui che dirige il banchetto ed essi obbediscono. Colui che dirige il banchetto non assaggia acqua, assaggia vivo prelibato. Dopo averlo assaggiato, chiama lo sposo e si congratula con lui. Ha conservato il vino buono sino alla fine. Non ha giocato con gli invitati, donando prima il vino buono e poi quello meno buono. Ora è il turno dei discepoli: essi devono dare al miracolo il vero significato: devono credere che Gesù è vero uomo mandato da Dio. Senza la loro fede, il miracolo sarebbe stato vano, inutile. Oggi quanti miracoli il cristiano compie inutilmente e vanamente? Perché li compie vanamente e inutilmente? Perché quello che lui fa non genera la vera fede in Cristo Gesù. Questo accade quando il cristiano non è verità in Cristo. Chi non è verità in Cristo, verità di Cristo nella storia, mai potrà lavorare per essere verità per Cristo, verità per creare la verità di Cristo in altri cuori, o meglio per creare Cristo verità di ogni uomo in altri cuori. Verità di Cristo, verità in Cristo, verità per Cristo, per formare il corpo di Cristo devono essere una sola verità. Se non sono una sola verità, per noi nessuna di queste verità è verità. Nessuna è verità perché la verità genera verità.
LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 2,1-11
Il corpo di Cristo è generato nei cuori dal corpo di Cristo. Pur essendo ognuno verità di Cristo in Cristo per generare Cristo verità in molti altri cuori, nessuno da solo può operare questo grande miracolo, perché lo Spirito Santo ha disposto che il miracolo sia compiuto dalla collaborazione di tutti e ognuno metta il suo speciale dono o carisma o ministero. Il Padre deve mettere la sua opera. Così anche il Figlio e lo Spirito Santo devono mettere la loro opera.
La Vergine anche Lei deve mettere la sua opera. Ogni altro membro del corpo di Cristo deve mettere la sua particolare, speciale opera. Se un membro non coopera alla formazione del corpo di Cristo nella storia, il corpo che si viene a formare mancherà della sua perfezione, la sua bellezza viene offuscata in qualche parte e anche la santità non raggiunge il suo pieno compimento. Il miracolo è il frutto della collaborazione di tutti. Ci aiuti la Madre di Dio a cooperare tutti per la più bella e santa formazione del corpo di Cristo .