Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 15 Marzo 2022

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MARTEDÌ 15 MARZO – SECONDA SETTIMANA DI QUARESIMA [C]

Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.

Gesù, vero profeta del Dio vivente, porta a compimento tutta la Legge e i Profeti. Lui chiede ad ogni suo discepolo che tutto ciò che essi fanno, devono farlo dalla più pura obbedienza alla sua Parola. Non vuole che l’otre nuovo del suo Vangelo sia contaminato dalla religione degli scribi e dei farisei. È questa una religione non a servizio della gloria di Dio. È invece solo una pratica abilmente sfruttata a servizio della loro gloria. Sempre ci si serve di Dio, della religione, finanche delle opere di misericordia a proprio esclusivo servizio.

Era anche questa la religione di Giuda: lui si serviva dei poveri per nutrire la sua sete di denaro. Ecco cosa rivela di lui lo Spirito Santo: “Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.

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Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me» (Gv 12,1-8). Chi è preposto alla custodia del Vangelo nella sua più alta verità, deve sempre prestare ogni attenzione, ogni vigilanza, impedendo che il pensiero dell’uomo si serva di esso come coperta per nascondere ogni peccato e ogni trasformazione della sua purissima verità in falsità e della sua luce in tenebre.

Ecco come l’Apostolo Paolo invita Timoteo alla somma vigilanza: “Sappi che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, empi, senza amore, sleali, calunniatori, intemperanti, intrattabili, disumani, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, amanti del piacere più che di Dio, gente che ha una religiosità solo apparente, ma ne disprezza la forza interiore. Guàrdati bene da costoro! Fra questi vi sono alcuni che entrano nelle case e circuiscono certe donnette cariche di peccati, in balìa di passioni di ogni genere, sempre pronte a imparare, ma che non riescono mai a giungere alla conoscenza della verità.

Sull’esempio di Iannes e di Iambrès che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: gente dalla mente corrotta e che non ha dato buona prova nella fede. Ma non andranno molto lontano, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come lo fu la stoltezza di quei due. Tu invece mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi.

Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona (2Tm 3,1-17). Trasformare il Vangelo in coperta per nascondere ogni falsità e menzogna è più facile di quanto non si pensi. Siamo chiamati alla somma vigilanza.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 23,1-12

Come si conosce se una persona ha trasformato il Vangelo in coperta per nascondere il suo cuore malvagio e infedele? La via è una sola: l’umiltà con la quale ci si relazione con i fratelli. È il nostro rapporto con i fratelli che rivela se il Vangelo è vissuto secondo verità o invece lo si usa per coprire il marcio del nostro cuore e dei nostri pensieri. L’umiltà è il sommo rispetto dello Spirito Santo che agisce negli altri. Ma è anche porsi a servizio dello Spirito Santo perché la sua azione negli altri possa produrre veri frutti di vita eterna. La Madre di Dio venga in nostro soccorso. Ci aiuti a mettere la nostra vita a servizio dello Spirito Santo.