15 MAGGIO – QUINTA DOMENICA DI PASQUA [C]
Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Ai discepoli di Gesù non è chiesto solo di amare. È chiesto di amare come Gesù ha amato loro. Per conoscere come Gesù ha amato i sui discepoli, ognuno è obbligato a conoscere tutto il mistero che avvolge il suo Maestro. Qual è il mistero di Cristo Gesù, Maestro del discepolo, ma anche Maestro costituito dal Padre per l’intera umanità ? Diciamo fin da subito che il discepolo può amare gli altri discepoli e ogni altro uomo come Cristo Gesù ha amato lui, se tutto Cristo Gesù vive in Lui e Lui diviene vita di Cristo Gesù. Ecco una delle missione del mistero eterno del Verbo Incarnato: Cristo Gesù deve vivere in ogni uomo, perché ogni uomo abbandoni la via della morte e si faccia vita in Cristo, lasci la via della falsità , delle tenebre, della cattiveria e diventi in Cristo vera via di verità , di luce, di bontà , di sapienza.
Questa è la missione di Cristo e questa è la vocazione di ogni uomo. Il cristiano può trasformare la vita di Cristo in sua vita e la sua vita in perfetta vita di Cristo solo in virtù dello Spirito Santo, che è dono di Cristo a lui. Il Padre ci dona Cristo. Cristo ci dona lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo fa vivere tutto Cristo nella nostra vita. Ora se dichiariamo Cristo Gesù non necessario a noi, diciamo che lo Spirito Santo, dono purissimo di Cristo, perché trasformi la nostra vita in vita di Cristo in noi, non è necessario a noi. Ma se lo Spirito Santo non è necessario, dichiariamo che ogni uomo da se stesso può divenire via, verità , vita, luce, grazia, sapienza. Da se stesso può redimere se stesso e il mondo. Queste cose le diciamo perché siamo privi dello Spirito Santo. Senza lo Spirito Santo la nostra parola è di morte e non di vita e il nostro pensiero è di tenebra e non di luce.
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Siamo privi della Spirito Santo perché abbiamo dichiarato Cristo Gesù non necessario. Anche questa dichiarazione è il frutto dell’assenza in noi dello Spirito di Cristo Gesù, del suo Santo Spirito. Ma perché siamo giunti a questo disastro spirituale? Perché a poco a poco ci siamo allontanati dal Vangelo e abbiamo iniziato a pensare secondo il mondo. Pensa oggi secondo il mondo e pensa domani, abbiamo ridotto la fede, la religione, il culto, la Chiesa in morte, in tenebra, in falsità e in menzogna. Abbiamo elevato il pensiero del mondo in fede, in religione, in culto, in Chiesa, in vera vita per noi. Poiché abbiamo rinnegato Cristo e con Cristo lo Spirito Santo, altro non facciamo che aggiungere sempre più sale al Mar Morto e sempre più impoveriamo quel piccolo rivolo di Spirito Santo che ancora scorre nel mondo a causa di quei discepoli di Gesù che ancora credono in Cristo e nello Spirito.
Ancora per poco, dal momento ormai che vi è una guerra invisibile contro ogni persona che ancora vive di Cristo e per Lui e si lascia muovere e condurre dallo Spirito Santo. È questa guerra invisibile – giocata sporcamente in nome dello stesso Cristo e dello Spirito Santo, con l’autorità di Cristo e dello Spirito Santo, ma di un Cristo e di uno Spirito Santo che sono morti dentro di noi – che sta corroborando nella loro violenza i distruttori di Cristo e della Chiesa e sta indebolendo i giusti, perché li fa scoraggiare perché abbandonino la via della giustizia, della luce, della verità . Quanti sono rimasti fedeli allo Spirito Santo devono sapere che se si separano da Lui, anche loro diventeranno portatori di molto sale al Mar Morto del mondo e della Chiesa, aumentando la morte e privando sia l’umanità che la Chiesa della vera vita che è Cristo Gesù.
LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 13,31-33a.34-35
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Nessuno può amare l’altro discepolo e neanche nessun altro uomo così come Gesù ha amato il discepolo e ogni altro uomo, se la vita di Cristo Signore non diviene vita del discepolo. Può divenire vita del discepolo per perenne e ininterrotta creazione dello Spirito Santo. È lo Spirito Santo e solo Lui il Creatore della vita di Cristo nel discepolo. Se il discepolo si separa dallo Spirito Santo, Cristo Gesù non potrà vivere nella sua vita e lui mai potrà amare come Cristo ha amato lui. Non amando come Cristo ha amato lui, la sua missione fallisce. Anche se rimane cristiano perché è stato immerso nei sacramentI o anche si immerge in essi, è fallito nella sua missione perché la vita di Cristo Gesù non è divenuta sua vita.
Vedendo il mondo tutta la vita di Cristo che vive nel suo discepolo, si apre alla fede. Saprà che lui è vero discepolo di Gesù. Sapendo che lui è vero discepolo di Gesù, se vuole, anche lui lo potrà divenire. In fondo cosa è l’amore cristiano? È manifestare Cristo. È rendere Cristo presente nella storia. È rivelare la verità di Cristo ad ogni uomo. È moltiplicare all’infinito la presenza di Cristo in mezzo agli uomini. Dovunque c’è un cristiano nel quale vive Cristo per opera dello Spirito Santo, lì è presente Cristo, si manifesta Cristo, si vede Cristo. Vedendo Cristo che agisce e che parla attraverso il cristiano, chi vuole può aprirsi al suo mistero e accoglierlo nel suo cuore, divenendo anche lui presenza di Cristo nella storia. La Madre di Dio ci ottenga la grazia di essere vita di Cristo nel mondo.