Mons. Costantino Di Bruno โ€“ Commento al Vangelo del 15 Giugno 2021

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Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano.

Questa regola โ€“ Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico โ€“ non รจ regola che troviamo nella Rivelazione dellโ€™Antico Testamento. รˆ invece una norma di origine umana, non divina. Ecco quale norma di origine divina troviamo nel Libro dei Proverbi: โ€œSe il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere, perchรฉ cosรฌ ammasserai carboni ardenti sul suo capo e il Signore ti ricompenserร โ€ (Pro 25,21-22). Questa regola viene assunta dallโ€™Apostolo Paolo e ricordata nella Lettera ai Romani: โ€œBenedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciรฒ che รจ umile.

Non stimatevi sapienti da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare allโ€™ira divina. Sta scritto infatti: Spetta a me fare giustizia, io darรฒ a ciascuno il suo, dice il Signore. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, accumulerai carboni ardenti sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene (Rm 12,14-21). Regola che mai dovrร  essere dimenticata dal cristiano, troppo spesso anche lui assetato di giustizia o di vendetta contro coloro che gli hanno arrecato un male o un qualche danno.

Gesรน illumina queste sue parole sullโ€™amore verso i nemici raccontando la Parabola del Buon Samaritano: โ€œEd ecco, un dottore della Legge si alzรฒ per metterlo alla prova e chiese: ยซMaestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?ยป. Gesรน gli disse: ยซChe cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?ยป. Costui rispose: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stessoยป. Gli disse: ยซHai risposto bene; faโ€™ questo e vivraiยป. Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesรน: ยซE chi รจ mio prossimo?ยป. Gesรน riprese: ยซUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passรฒ oltre.

Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passรฒ oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciรฒ le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricรฒ sulla sua cavalcatura, lo portรฒ in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirรฒ fuori due denari e li diede allโ€™albergatore, dicendo: โ€œAbbi cura di lui; ciรฒ che spenderai in piรน, te lo pagherรฒ al mio ritornoโ€. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che รจ caduto nelle mani dei briganti?ยป. Quello rispose: ยซChi ha avuto compassione di luiยป. Gesรน gli disse: ยซVaโ€™ e anche tu faโ€™ cosรฌยป (Lc 10,25-37). Il Samaritano che passa รจ un nemico. Dinanzi alla necessitร  di amare non ci sono nemici. Ci sono soltanto persone che sono nel bisogno. Se vogliamo amare secondo veritร  dobbiamo vedere gli uomini con gli stessi occhi di Dio: persone da amare con il suo amore eterno come Lui ama ogni uomo con il suo amore eterno.

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Gesรน non parla al ricco perchรฉ ami il povero, a chi possiede perchรฉ ami chi non possiede, a chi ha molto perchรฉ dia a chi ha poco. Non รจ questo il pensiero di Gesรน e neanche la sua Legge. Gesรน parla allโ€™uomo. Allโ€™uomo comanda di amare tutti, di fare del bene a tutti, senza alcuna distinzione. Il Vangelo รจ per il povero e per il ricco, per il santo e per il peccatore, per il giusto e per chi giusto non รจ, per il dotto e per il semplice, per il datore di lavoro e per ogni operaio. Ogni uomo รจ uomo se vive questa legge universale dellโ€™amore. Dio รจ amore e ogni uomo deve essere in mezzo agli altri uomini vera immagine dellโ€™amore del suo Signore, Creatore, Dio.

Le regole del vero amore non รจ lโ€™uomo che deve stabilirle. Esse sono date da Dio. Senza obbedienza ad ogni regola divina mai potrร  esistere il vero amore. Ora la primissima Legge dellโ€™amore รจ lโ€™obbedienza ai Dieci Comandamenti. Chi trasgredisce i Comandamenti mai potrร  dire di amare. Non si ama uccidendo. Non si ama nel divorzio. Non si ama nel furto. Non si ama nella falsa testimonianza. Non si ama nellโ€™idolatria. Non si ama nel disprezzo del nome del nostro Dio, Signore, Creatore. Non si ama se la nostra obbedienza non รจ a tutte le Dieci Parole della Legge Santa, che รจ Legge universale, Legge alla quale tutti sono obbligati. Le Dieci  Parole devono essere osservate secondo il compimento che Cristo ha dato loro, compimento che รจ tutto manifestato nel Discorso della Montagna.

La seconda Legge dellโ€™amore โ€“ i Comandamenti sono purissimo amore di giustizia โ€“ รจ la Legge della caritร , del dono. Si ama condividendo i molti beni che il Signore ha elargito a noi, sia beni materiali che beni spirituali. Senza la condivisione dei beni mai ci potrร  essere amore. La non condivisione รจ egoismo. Si ha poco, si condivide poco. Si ha molto, si condivide molto. Ecco come Giobbe manifesta il suo amore vissuto sempre nella rettitudine, esaminando la sua coscienza davanti al Signore: โ€œHo stretto un patto con i miei occhi, di non fissare lo sguardo su una vergineโ€ฆ Se ho agito con falsitร  e il mio piede si รจ affrettato verso la frode, mi pesi pure sulla bilancia della giustizia e Dio riconosca la mia integritร . Se il mio passo รจ andato fuori strada e il mio cuore ha seguรฌto i miei occhi, se la mia mano si รจ macchiataโ€ฆ.  Se il mio cuore si lasciรฒ sedurre da una donna e sono stato in agguato alla porta del mio prossimoโ€ฆ.  Se ho negato i diritti del mio schiavo e della schiava in lite con meโ€ฆ.  Se ho rifiutato ai poveri quanto desideravano, e ho lasciato languire gli occhi della vedova, se da solo ho mangiato il mio tozzo di pane, senza che ne mangiasse anche lโ€™orfanoโ€ฆ se mai ho visto un misero senza vestito o un indigente che non aveva di che coprirsi, se contro lโ€™orfano ho alzato la manoโ€ฆ Se ho riposto la mia speranza nellโ€™oro e allโ€™oro fino ho detto: โ€œTu sei la mia fiduciaโ€โ€ฆ se ho goduto perchรฉ grandi erano i miei beni e guadagnava molto la mia manoโ€ฆ Ho gioito forse della disgrazia del mio nemico? Ho esultato perchรฉ lo colpiva la sventura? Ho permesso alla mia lingua di peccare, augurandogli la morte con imprecazioni? Allโ€™aperto non passava la notte il forestiero e al viandante aprivo le mie porteโ€ (Gb 31,1-37). Giobbe รจ perfetto nellโ€™amore.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 5,43-48

Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinchรฉ siate figli del Padre vostro che รจ nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno cosรฌ anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno cosรฌ anche i pagani?  Voi, dunque, siate perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celeste.

Oggi lโ€™uomo vuole amare, ma scrivendosi lui le leggi dellโ€™amore. Queste leggi che lโ€™uomo giorno per giorno si scrive sono totale negazione della Legge del Signore, sia Legge di giustizia e sia Legge di caritร  e di misericordia. Sono pertanto Leggi di egoismo, scritte da chi odia il suo Signore, Creatore, Dio, emanate da chi dice al Signore: โ€œNon ti servirรฒ. Non ti ascolterรฒ. Voglio vivere dalla mia volontร . Amore รจ ciรฒ che io dico, non ciรฒ che dici tu. Io sono il signore della mia vitaโ€.

Senza lโ€™osservanza della divina Legge universale data dal nostro Dio, lโ€™amore dellโ€™uomo verso lโ€™altro uomo รจ sempre avvelenato di morte. Non รจ un amore che dona vita. รˆ invece un amore che elargisce ogni morte, morte sia spirituale che corporale, sia del singolo che dellโ€™intera umanitร . Gesรน predica il vero amore perchรฉ predica la vera Legge del Padre suo. Senza la predicazione della Legge, lโ€™amore รจ sempre non vero amore.

Madre di Dio, faโ€™ che ogni cristiano ami dalla Legge del suo Signore.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto lโ€™autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .