Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2023

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15 GENNAIO 2023 – II DOMENICA T. O. [A]

Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Divenendo vero corpo di Cristo, nascendo da acqua e da Spirito Santo, il cristiano assume la vita di Cristo come sua vita al fine di dare oggi ad essa vita piena allo stesso modo che vita piena è stata quella di Cristo Gesù. Ecco perché è necessario conoscere chi è Cristo Gesù. Un cristiano che non conosce Cristo è se stesso che non conosce. Così anche una comunità di discepoli di Cristo che non conosce Cristo è se stessa che non conosce. Se il cristiano non conosce se stesso, mai potrà vivere la vita di Cristo per dare ad essa pienezza di vita con la sua vita.

Cristo Gesù è l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo. Toglie il peccato assumendolo tutto su di sé ed inchiodandolo nel suo corpo sulla croce. Questa verità così è rivelata dall’Apostolo Paolo: “È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo (Col 2,9-15).

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Il cristiano in Cristo, con Cristo, per Cristo, è chiamato anche lui ad espiare il peccato del mondo con l’offerta del suo corpo a Dio: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto (Rm 12,1-2). La morale cristiana non è una quantità di norme da osservare. Essa è invece piena conformazione al corpo santissimo di Cristo, e il corpo è santissimo se obbedisce ad ogni Parola che a noi è stata data per raggiungere la più alta santità. Un corpo di peccato non può essere offerto a Dio e la nostra vocazione che ci vuole “Agnello di Dio in Cristo, con Cristo, per Cristo”, diviene vana. Oggi il cristiano sta rinunciano a questa sua altissima missione. Con la sua sapienza diabolica ha dichiarato la non esistenza del peccato. Se non esiste il peccato, a nulla serve Cristo Gesù e a nulla serve il cristiano. A nulla serve la Chiesa. A Dio la nostra vita è indifferente.

Affermando questa mostruosa falsità, il cristiano attesta di non dimorare più in Cristo come suo vero corpo. Gesù è Colui sul quale si posa e rimane lo Spirito. Poiché lo Spirito rimane in eterno nel corpo di Cristo che è la Chiesa, parlando il cristiano contro la verità dello Spirito e negandola, lui attesta che lo Spirito del Signore non rimane in lui. Chi pronuncia falsità e menzogna attesta di non abitare nello Spirito Santo: “Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire: «Gesù è anàtema!»; e nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo (1Cor 2,3). Nessuna falsità verrà mai da colui nel quale rimane lo Spirito Santo. Spirito e verità sono una cosa sola. Chi si separa dallo Spirito sempre si separerà dalla verità.

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 1,29-34

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Cristo Gesù è Colui che battezza nello Spirito Santo. Chi diviene corpo di Cristo anche lui deve battezzare nello Spirito Santo. Come battezzerà in Spirito Santo? Allo stesso modo che ha battezzato la Vergine Maria nella casa di Zaccaria: “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto»” (Lc 1,39-45). Senza questo battesimo quotidiano del discepolo di Gesù, l’altro battessimo

produrrà sempre pochi frutti. La Madre di Dio ci ottenga la grazia di divenire nella Chiesa vera immagine di Cristo Gesù.

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