Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 14 Ottobre 2021

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Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.

Costruire i sepolcri dei profeti per Gesù equivale ad essere complici dell’opera dei loro padri. Significa nascondere il misfatto, o l’omicidio di quanti hanno ucciso i profeti. È una sola opera l’uccisione e il nascondimento del cadavere. Essendo una sola opera è anche un solo peccato, una sola responsabilità, una sola decisione. Con questo loro modo di agire essi si assumono anche l’omicidio dei profeti. Non si può separare chi agisce materialmente in un delitto e chi ne è la mente, il cuore, la volontà, il desiderio, l’istigatore. I loro padri, dei profeti, sono stati gli uccisori materiali. Loro invece ne sono gli uccisori spirituali. La loro colpa in qualche modo è anche più grande. Il loro delitto è più grave.

Costruendo i sepolcri dei profeti voi testimoniate e approvate le loro opere. I vostri padri hanno ucciso i profeti. Voi costruite sepolcri per loro.  Loro uccidono e voi seppellite. Loro tolgono di mezzo la vita e voi togliete di mezzo il loro corpo. È una sola azione, una sola colpa, una sola responsabilità. Voi non siete migliori dei vostri padri. Siete in tutto simili a loro, colpevoli e responsabili come loro. La complicità si può vivere anche a distanza di secoli. La complicità non si vive solo partecipando materialmente o spiritualmente allo stesso atto, nello stesso tempo, nello stesso luogo. Si può partecipare ad un unico atto e quindi divenire moralmente responsabili come gli autori materiali del fatto, anche approvando a distanza di anni e giustificando un fatto.

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Questa verità molte volte ci sfugge. Molte volte neanche è presente alla nostra coscienza e al nostro spirito. Gesù ci rivela che attraverso un insegnamento uno può divenire complice di un evento del passato, coprendosi così della stessa responsabilità. I disastri di un’azione cattiva possono essere perpetrati nei secoli attraverso un insegnamento di giustificazione e di approvazione di quell’azione. Una parola che noi diciamo a giustificazione di un evento del passato ci rende complici di quell’evento perché diveniamo giustificatori di esso. È grande la responsabilità di chi insegna. Può assumersi sopra di sé la responsabilità di tutta la storia. Può divenire complice di tutta la storia del passato.

Ecco una parola profetica di Gesù Signore: La sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno. Essendo vera profezia questa parola di Gesù Signore, abbiamo la certezza che sempre il Padre celeste manderà profeti e apostoli. Ma anche abbiamo la certezza che sempre farisei e scribi di ogni tempo – anche il tempo della Chiesa sarà governato da farisei e scribi – alcuni di questi profeti e apostoli li uccideranno, altri invece li perseguiteranno. Finché durerà sulla terra la storia della salvezza – essa durerà sino alla consumazione dei secoli – sempre Gesù manderà profeti e apostoli e sempre gli scribi e i farisei li prenderanno e alcuni li uccideranno e altri li perseguiteranno. Questa è la profezia. Questa  la futura storia della Chiesa. Questa la futura storia della salvezza. Gesù oggi profetizza che farisei e scribi mai mancheranno nella sua Chiesa. Farisei e scribi sempre accompagneranno la storia della salvezza. Gesù profetizza anche che sempre la storia della sua Chiesa sarà fondata sul sangue che la stessa Chiesa farà sgorgare, uccidendo gli inviati di Dio. La Chiesa non sarà immune da questa colpa.

Chi uccide un profeta si rende complice della morte di tutti i profeti. Chi perseguita un apostolo si rende complice della persecuzione di tutti gli apostoli. Perché si diviene complici e responsabili della morte di tutti gli apostoli e di tutti i profeti uccidendo anche un solo apostolo e un solo profeta? Si diviene responsabili perché con la nostra azione si giustifica tutto il male fatto fino al presente. Con la nostra azione di uccisione e di persecuzione approviamo tutti i delitti, tutti i misfatti compiuti prima di noi. Con la nostra azione diamo ragione a coloro che hanno perseguito ed ucciso nel passato. Con la nostra azione testimoniamo in loro favore. Diciamo che loro hanno fatto bene, come noi diciamo di fare bene. Con la nostra azione approviamo, giustifichiamo, testimoniamo sulla bontà di ogni misfatto contro gli inviati di Dio.

Leggiamo il testo di Lc 11,47-54

Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Ora Gesù fa sugli scribi un’altra profezia. A loro è stata data la chiave della conoscenza. Con questa chiave avrebbero dovuto aprire le menti del mondo intero all’intelligenza delle Scritture, della Parola di Dio. Invece loro cosa hanno fatto? Hanno tolto la chiave al libro della Legge, l’hanno gettata via. Gettando via la chiave nessuno può più entrare nella conoscenza delle Sacre Scritture.  Portando via la chiave loro stessi non vi sono entrati. Questo sarebbe un loro peccato. Non è tutto però. Portando via la chiave lo hanno anche impedito a tutti quelli che volevano entrare. Non sono entrati loro. Non vi può entrare nessun altro.

Questa profezia, o rivelazione della verità del comportamento degli scribi, ci insegna quanto grande è la responsabilità di coloro che sono preposti all’insegnamento. Se loro tolgono la chiave della conoscenza delle Scritture e della Parola di Dio, il mondo precipita nel buio. Loro sono la luce che illumina di verità la Parola del Signore. Loro spengono la luce, tolgono la chiave e tutto il mondo precipita nel buio. Per causa dei cattivi maestri tutto il mondo viene avvolto dalle tenebre della non conoscenza della volontà di Dio.  Prima erano stati definiti sepolcri invisibili, ora sono detti luce spenta, porta senza chiave, libro ermeticamente chiuso.

Gesù dichiara falsa la santità dei farisei e falsa la dottrina degli scribi. Così facendo, li dichiara non solo inutili, quanto assai pericolosi, perché portatori di impurità e di buio morale, etico, veritativo, di fede. Quale fu la reazione degli scribi e dei farisei a questa profezia di Gesù? Una vera dichiarazione di guerra. Cominciano a trattarlo in modo ostile. Vogliono farlo cadere in qualche tranello e per questo lo fanno parlare su molti argomenti. Loro però non sanno chi è Gesù. Non vogliono saperlo. Dalle parole fin qui proferite essi avrebbero dovuto già comprendere che Gesù è più sapiente di loro, perché Lui è il Sapiente, Lui è la Sapienza eterna ed increata. Lui è anche il Prudente, perché è la Prudenza. Gesù è perennemente mosso e guidato dallo Spirito di Dio. Inoltre Gesù è sempre in comunione di preghiera con il Padre, al quale chiede ogni luce di verità e di sapienza. Loro possono anche tentarlo, ma con un solo risultato: il fallimento di ogni loro tentativo assieme alla rivelazione della loro malvagità e crudeltà. Gli tendono insidie per questioni scabrose, con domande politiche, con trappole della loro tradizione. Essi hanno un solo intento, una sola finalità: far sì che Gesù cada in una sola contraddizione o falsità sia con la Legge e che con il loro pensiero malsano di pensare sia la religione che la politica ed ogni altra cosa. Un solo errore basta per la sua eliminazione. A quei tempi era sufficiente accusare qualcuno di aver insultato Dio e la Legge – anche senza trasgredirla – per essere lapidato a furore di popolo. Da questo momento loro hanno dichiarato guerra a Gesù. È una guerra totale. Lo vogliono eliminare e di sicuro qualcosa troveranno per eliminarlo. Qualche falsa accusa la inventeranno. Madre di Gesù aiuta ogni discepolo di Cristo Signore a liberarsi dal lievito dei farisei e degli scribi che governa il loro cuore. Amen.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.