LUNEDร 14 MARZO โ SECONDA SETTIMANA DI QUARESIMA [C]
Siate misericordiosi, come il Padre vostro รจ misericordioso.
La misericordia del Signore ha un solo fine: la redenzione e la salvezza di ogni uomo. A nulla serve ogni altra misericordia, se poi si lascia lโuomo nel peccato e nella morte. Questa veritร mai dovrร essere dimenticata dai discepoli di Gesรน. Ecco come parla della compassione del Signore in vista del pentimento e della conversione alla veritร il Libro della Sapienza: โNon era certo in difficoltร la tua mano onnipotente, che aveva creato il mondo da una materia senza forma, a mandare loro una moltitudine di orsi o leoni feroci o bestie molto feroci, prima sconosciute e create da poco, che esalano un alito infuocato o emettono un crepitรฌo di vapore o sprizzano terribili scintille dagli occhi, delle quali non solo lโassalto poteva sterminarli, ma lo stesso aspetto terrificante poteva annientarli.
Anche senza queste potevano cadere con un soffio, perseguitati dalla giustizia e dispersi dal tuo soffio potente, ma tu hai disposto ogni cosa con misura, calcolo e peso. Prevalere con la forza ti รจ sempre possibile; chi si opporrร alla potenza del tuo braccio? Tutto il mondo, infatti, davanti a te รจ come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. Hai compassione di tutti, perchรฉ tutto puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento. Tu infatti ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non lโavresti neppure ย ย formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non lโavessi voluta? Potrebbe conservarsi ciรฒ che da te non fu chiamato allโesistenza? Tu sei indulgente con tutte le cose, perchรฉ sono tue, Signore, amante della vita. Poichรฉ il tuo spirito incorruttibile รจ in tutte le cose. Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato, perchรฉ, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore (Sap 11,17-12,2).
Gesรน nel Vangelo secondo Giovanni rivela che รจ in Lui che si compie la figura del serpente di bronzo. ร la fede in Lui, dono del Padre, che crea la salvezza nei cuori: โE come Mosรจ innalzรฒ il serpente nel deserto, cosรฌ bisogna che sia innalzato il Figlio dellโuomo, perchรฉ chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโunigenito Figlio di Dio. ย E il giudizio รจ questo: la luce รจ venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato piรน le tenebre che la luce, perchรฉ le loro opere erano malvagie.
Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perchรฉ le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la veritร viene verso la luce, perchรฉ appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dioยป (Gv 3,14-21). Oggi serpente vivo, dono del Padre allโumanitร per la sua salvezza, รจ ogni membro del corpo di Cristo. Il Padre รจ misericordioso perchรฉ ci ha donato il Figlio suo per la nostra salvezza. Cristo รจ misericordioso perchรฉ si รจ lasciato donare per la salvezza dellโumanitร . Il discepolo di Gesรน รจ misericordioso come il Padre, come il Figlio, se nel Padre e nel Figlio, sempre condotto e mosso dallo Spirito Santo, si lascia donare per la salvezza di ogni uomo. Come Dio ha dato il Figlio suo per noi che eravamo empi, cosรฌ ogni discepolo di Gesรน si deve lasciare donare non per i giusti, ma per gli empi, per quanti sono lontano da Dio e dalla sorgente della salvezza che รจ Gesรน Signore.
Ecco cosa leggiamo nelle Lettera ai Romani: โInfatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morรฌ per gli empi. Ora, a stento qualcuno รจ disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dallโira per mezzo di lui. Se infatti, quandโeravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto piรน, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione โ(Rm 5,6-11). Senza lโofferta della nostra vita al Padre, in Cristo, nello Spirito Santo, la salvezza di Cristo non si compie e lโuomo rimane nella sua empietร . Invece il cristiano si dona in sacrificio al Padre e molti cuori per la sua offerta vengono attratti a Cristo.
LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 6,36-38
Il discepolo che dona tutta la sua vita al Padre per la salvezza di ogni uomo, con la sua vita dona al Padre tutto ciรฒ che lui รจ e possiede, sia in beni materiali che in beni spirituali. Ogni dono รจ dato al Padre. Il Padre lo accoglie e poi per opera del suo Santo Spirito lo distribuisce secondo la sua volontร . Ecco perchรฉ la misericordia sia spirituale che materiale deve essere sempre ispirata e mossa dallo Spirito Santo. Tutto deve essere dalla volontร del Padre, nulla dalla nostra volontร . Ora, poichรฉ oggi ci stiamo separando dal Padre e dal Figlio e dallo Spirito Santo, la nostra misericordia mai potrร rivestirsi di dimensione soprannaturale. Ma il cristiano puรฒ solo conoscere e vivere questa misericordia. Vergine Maria, Madre della vera misericordia, aiutaci a vivere di soprannaturale pietร .